Le piattaforme di varie aziende Big Tech, tra cui Apple, Google e Twitter, hanno fornito i dati mensili sugli utenti all’Unione Europea, per conformarsi alle rigorose normative sui contenuti.
Le società avevano tempo fino al 17 febbraio 2023 per segnalare autonomamente il proprio numero di utenti mensili all’UE. Ai sensi del nuovo Digital Services Act, qualsiasi azienda di questo tipo con oltre 45 milioni di utenti è tenuta a rispettare l’audit, la gestione del rischio e la condivisione dei dati con le autorità.
Come riporta Reuters, Apple, Google, Meta e Twitter hanno tutti confermato di aver superato la soglia dei 45 milioni di utenti. Nel caso di Apple, la società ha affermato che solo il suo App Store per iOS ha superato i 45 milioni di utenti, ma che avrebbe applicato volontariamente le regole DSA ai suoi app store per Mac, Apple Watch e Apple TV.
Apple intende, su base del tutto volontaria, allineare ciascuna delle versioni esistenti dell’App Store (comprese quelle che attualmente non soddisfano la soglia di designazione VLOP) con i requisiti DSA esistenti per i VLOP, perché gli obiettivi del DSA sono in linea con gli obiettivi di Apple per proteggere i consumatori da contenuti illegali.
Twitter ha riferito di avere 100,9 milioni di utenti mensili nell’UE. Alphabet, la società madre di Google, ha dichiarato che il totale mensile di utenti registrati è stato di 278,6 milioni su Google Maps, 274,6 milioni su Google Play, 332 milioni su Google Search, 74,9 milioni negli acquisti e 401,7 milioni su YouTube. Meta ha riportato 255 milioni di utenti mensili medi su Facebook e circa 250 milioni su Instagram.
Anche Ebay ha fornito i suoi numeri all’UE, ma ha affermato che è al di sotto della soglia dei 45 milioni.
Il Digital Services Act è progettato per porre restrizioni sui contenuti online e sulla moderazione. Lo scopo di questa iniziativa è rendere le aziende Big Tech responsabili della rimozione di contenuti illegali.