Google non ha interesse a convincere gli utenti iOS, parola di Epic

Perché Google non avrebbe interesse a convincere gli utenti iOS?

Secondo Epic Games, Google non ha interesse a convincere gli utenti iOS ad abbandonare Apple e passare ad Android. Per quale motivo?

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In una dichiarazione rilasciata alla corte durante la battaglia legale contro Google e il Play Store, i legali di Epic hanno detto che Google non ha alcun incentivo a convincere le persone a passare da iOS ad Android, visto che l’azienda guadagna un bel po’ di dati dal motore di ricerca integrato nativamente su Safari mobile.

La causa contro Google è una parallela rispetto a quella contro Apple, ma il motivo è lo stesso: la rimozione di Fornitore dallo store, dopo l’aggiunte di un sistema di pagamento non autorizzato. Nei nuovi documenti, Epic rincara la dose e afferma che il monopolio persistente di Google è frutto degli sforzi deliberati dell’azienda di raggiungerlo e mantenerlo, costringendo le aziende di terze parti ad accordi anticoncorrenziali.

I legali di Epic aggiungono che lo stretto rapporto tra Google e Apple riduce qualsiasi incentivo a competere, innovare e investire nella distribuzione delle app, poiché “Google trae vantaggio dal successo di Apple e degli iPhone“. Nel documento, viene preso come esempio il motore di ricerca di Google che, da oltre 15 anni, è presente come scelta di default su Safari mobile.

Secondo Epic, quindi, Google trae così tanti profitti dagli utenti iOS de non essere incentivata “a competere di più con Apple a livello di sistema operativo per smartphone e a spendere più risorse per attirare utenti da iOS ad Android di quanto non faccia attualmente“.

Eliminando questi profitti, almeno secondo Epic, Google sarebbe più incentivata a differenziare la sua piattaforma Android da Apple, magari concedendo maggiori libertà agli sviluppatori, chiedendo meno commissioni e autorizzando transazioni di terze parti: “Se Android competesse con iOS sulle transazioni di app, la concorrenza di mercato renderebbe le app Android più economiche per gli utenti e attirerebbe gli sviluppatori a lanciare le loro app prima (o anche solo) su Android. Invece, Google e Apple sono intimi duopolisti, che offrono praticamente gli stessi termini agli sviluppatori e cambiano questi termini in tandem“.

Il tono di Epic Games è chiaro: l’azienda sta cercando di insinuare che Apple e Google non solo hanno un presunto monopolio sulle rispettive piattaforme mobili, ma un duopolio sul mercato mobile delle app nel suo insieme.

Non si è fatta attendere la risposta di Google: “L’ecosistema Android di tipo aperto consente agli sviluppatori di distribuire app attraverso più app store. Per gli sviluppatori di giochi che scelgono di utilizzare il Play Store, abbiamo politiche coerenti che sono eque per gli sviluppatori e mantengono il negozio sicuro per gli utenti. Mentre Fortnite rimane disponibile su Android, non possiamo più renderlo disponibile su Play Store perché viola le nostre norme. Continueremo a difenderci da queste affermazioni prive di fondamento“.

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