Apple ha cambiato idea sulle app legate a servizi di consegna e consumo di marijuana da approvare su App Store, consentendone la pubblicazione in determinati casi.
Apple ha apportato la modifica alcune settimane fa, aggiungendo che le app relative al consumo e alla consegna della marijuana possono essere approvate su App Store, ma solo nei paesi in cui la cannabis è legale. Inoltre, le app devono essere inviate all’App Store “da un’entità legale che fornisce i servizi e non da un singolo sviluppatore“.
Fino al mese scorso, le app che riguardavano la marijuana erano bandite dell’App Store, insieme a quelle che incoraggiavano “il consumo di tabacco o di prodotti per vaporizzatori, droghe illegali o quantità eccessive di alcol. Le app che incoraggiano i minori a consumare una di queste sostanze verranno respinte. Facilitare la vendita di sostanze controllate (ad eccezione delle farmacie autorizzate), marijuana o tabacco non è consentito“.
Ora, l’ultima frase è stata modificata: “Facilitare la vendita di sostanze controllate (ad eccezione delle farmacie autorizzate e dei dispensari di cannabis autorizzati o altrimenti legali) o del tabacco non è consentito“. Questo significa che, in alcuni casi e paesi, Apple accetterà le app che promuovono il consumo di cannabis. Di contro, Google continua a vietare del tutto la pubblicazione di queste app.
Cosa ha spinto Apple a cambiare idea? Secondo Chris Vaughn, CEO del servizio di consegna di marijuana California Emjay, i recenti movimenti di legalizzazione in stati come New York, insieme alla decisione di Amazon di interrompere i test sui lavoratori per il consumo di cannabis, hanno portato Apple ad aprirsi verso questo tipo di app.