Dietro la legge anti App Store del North Dakota c’è Epic Games

Ci sarebbe Epic Games tra i promotore di una legge in grado di ribaltare le sorti dell'App Store in North Dakota.

Il disegno di legge del North Dakota che potrebbe aprire le porte ad app store alternativi su iOS è stato creato e promosso da un lobbista di Epic Games.

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In particolare, il disegno di legge che costringerebbe Apple ad aprire ai sistemi di pagamento alternativi e ai download di app al di fuori dell’App Store sarebbe stato consegnato al senatore dello stato del North Dakota Kyle Davison da Lacee Bjork Anderson, una lobbista assunto da Epic Games.

Anderson ha detto di essere stata pagata non solo da Epic Games, ma anche dalla Coalition for App Fairness. Questo gruppo, che raduna sviluppatori e aziende contro le commissioni del mercato delle app, include anche Epic, Spotify e Basecamp.

Anderson ha detto al New York Times che, sebbene il North Dakota sia uno stato conservatore, è anche “da dove viene Teddy Roosevelt, e non c’è un trustbuster più grande“. La lobbista ha però ammesso che il disegno di legge potrebbe non raggiungere i voti per essere approvato.

La lobbista si è rivolta per la prima volta a Davison lo scorso gennaio per presentare la proposta, finalizzata a “impedire ad Apple e Google di costringere le aziende nello stato a cedere una quota delle loro vendite di app“. I sostenitori del disegno di legge dicono che questa novità potrebbe aiutare le piccole imprese, ma Apple ha fatto sapere che una decisione di questo tipo distruggerebbe l’iPhone come lo conosciamo oggi.

In attesa del processo tra Apple ed Epic Games che inizierà nei prossimi mesi, la software house di Fortnite sta seguendo anche altre vie per mettere in difficoltà Tim Cook.

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