Apple denunciata per le funzioni anti-tracking di iOS 14

Apple è stata denunciata in Francia per le funzioni a tutela della privacy presenti su iOS 14.

A partire dall’inizio del prossimo anno, iOS 14 richiederà alle app di ottenere il permesso dagli utenti per raccogliere il cosiddetto IDFA, che gli inserzionisti utilizzano per fornire annunci personalizzati e monitorare l’efficacia delle loro campagne su iPhone. Questa decisione è stata ampiamente criticata da più parti e ora arriva anche la prima denuncia contro Apple.

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Il Wall Street Journal riporta che le agenzie pubblicitarie e gli editori francesi hanno presentato un reclamo contro Apple all’autorità garante della concorrenza, sostenendo che le misure di tutela della privacy previste da iOS 14 sarebbero anticoncorrenziali.

I querelanti affermano che il modo in cui iOS 14 pone la richiesta di autorizzazione porterà tantissimi utenti a rifiutare l’attivazione del sistema di tracking, provocando importanti perdite per gli editori. Apple si è sempre difesa dalle accuse sostenendo che la privacy è un diritto fondamentale e che i dati appartengono agli utenti, e quindi solo loro possono decidere se condividerli e con chi.

L’azienda ha però ritardato l’attivazione di questa funzione su iOS 14 proprio per fornire agli sviluppatori più tempo per apportare le modifiche necessarie. In una dichiarazione già rilasciata a settembre, Apple spiegò quanto segue:

Riteniamo che la tecnologia debba proteggere il diritto fondamentale degli utenti alla privacy, e ciò significa fornire agli utenti strumenti per capire quali app e siti web potrebbero condividere i loro dati con altre società per scopi pubblicitari o di misurazione pubblicitaria, nonché gli strumenti per revocare l’autorizzazione per questo tipo tracciamento.

Quando il sistema sarà abilitato, un prompt di sistema darà agli utenti la possibilità di consentire o rifiutare il tracciamento  app per app. Vogliamo dare agli sviluppatori il tempo necessario per apportare le modifiche necessarie e, di conseguenza, il requisito per utilizzare questa autorizzazione di tracciamento entrerà in vigore all’inizio del prossimo anno.

La denuncia in Francia servirà a capire se questo comportamento di Apple è consentito e non rientra quindi in un’attività antitrust.

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