Secondo quanto riferito da Reuters, Foxconn ha creato una task force per discutere la minaccia che proviene dall’assemblatore cinese Luxshare, azienda sempre più vicina a ottenere importanti ordinativi da parte di Apple per la produzione degli iPhone.

Per mostrare quanto seria sia la questione per Foxconn, attualmente principale fornitore Apple per la produzione di iPhone, il co-fondatore Terry Gou ha escogitato un piano per frenare l’ascesa di Luxshare. Il problema che sembra minacciare maggiormente Foxconn è la posizione di Luxshare come prima azienda con sede nella Cina continentale ad avere la capacità di assemblare unità iPhone, visto che la maggior parte dei fornitori che producono il dispositivo sono taiwanesi.
La task force di Foxconn vuole indagare su Luxshare per scoprire se il governo cinese sostiene in qualche modo l’azienda. A prima vista, Luxshare è una piccola azienda che incassa in un anno solo il 5% rispetto a Foxconn. Ma a Pechino sembra esserci la sensazione che Luxshare sia un’azienda emergente che può aiutare la Cina a diventare ancora più forte nel settore tech a livello globale. Una delle fonti ha detto a Reuters che “Luxshare è destinata a crescere… è solo una questione di quanto velocemente avverrà. Ha senso per la Cina costruire la propria catena di approvvigionamento e Luxshare è in linea con quella politica statale“.
A quanto pare, farebbe tutto parte di un piano chiamato “catena di approvvigionamento rossa” in cui le aziende cinesi con il supporto del governo iniziano ad assemblare prodotti per Apple e altre aziende tecnologiche. Con questa mossa, la minaccia che i produttori di Taiwan vengano sostituiti continua ad aumentare settimana dopo settimana. A luglio, Luxshare ha acquistato due piccole fabbriche che erano di proprietà di un altro assemblatore di iPhone con sede a Taiwan, Wistron. Inoltre, l’azienda produce già uno dei prodotti più popolari di Apple, gli AirPods.
Luxshare ha iniziato il suo percorso acquisendo nel 2011 un’azienda che produceva cavi per iPhone e MacBook, poi ha iniziato a produrre componenti acustici per iPhone e infine è passata agli AirPods.
Un’altra delle fonti di Reuters ha definito Luxshare un “formidabile avversario” e ha detto che Foxconn ha svolto ricerche sull’azienda cinese con l’obiettivo di “sconfiggerla completamente“. La strategia è quella di far emergere il coinvolgimento del governo cinese in Luxshare, così da convincere Apple a non rischiare di affidare la produzione del suo prodotto più importante ad un’azienda “governativa”, scatenando le possibili ire del governo americano soprattutto in questo periodo di piena guerra commerciale tra i due paesi. A quanto pare, infatti, Luxshare avrebbe ricevuto centinaia di milioni di dollari in sussidi governativi negli ultimi quattro anni.
Foxconn ha smentito le voci di una task forze, ma Luxshare minaccia davvero di sostituire in parte le forniture dei futuri iPhone.