Il presidente di Microsoft critica l’App Store di Apple

Brad Smith ha condiviso le sue opinioni sull'App Store e sulle politiche adottate da Apple per approvare le app degli sviluppatori terzi.

Il presidente di Microsoft Brad Smith ha espresso tutte le sue preoccupazioni per la natura dell’App Store in un incontro organizzato in merito alle indagini avviate dal comitato antitrust della Camera degli Stati Uniti.

Brad Smith

Nel corso delle indagini in corso, il comitato ha chiesto un intervento di Brad Smith che si è tenuto alcune settimane fa tramite videoconferenza. L’obiettivo di questo incontro era quello di capire la prospettiva di una grande azienda tech come Microsoft nei confronti dell’App Store, considerate anche le varie cause antitrust affrontate proprio da Microsoft in passato.

Durante il suo intervento, Smith ha espresso alcune preoccupazioni riguardo al modo in cui Apple gestisce il suo App Store, confermando in gran parte la posizione di alcuni membri del comitato della Camera. In particolare, il presidente di Microsoft si è detto perplesso sulle pratiche di Apple in merito all’approvazione delle app e sul fatto che gli sviluppatori sono obbligati a vendere i loro prodotti o servizi direttamente in-app. Smith non ha sollevato alcuna critica contro altre società come Google, che pure gestiscono servizi simili.

Per questi motivi, Smith afferma che è arrivato il momento per i legislatori di esaminare le pratiche di Apple.

Non è la prima volta che Apple viene accusata di comportamenti anticoncorrenziali, come accaduto nell’ottobre del 2019, quando il comitato giudiziario della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha chiesto a Spotify di fornire informazioni sul presunto comportamento anticoncorrenziale di Apple, e in particolare su come potesse influire sull’attività di Spotify. L’azienda svedese ha affermato che Apple “mantiene vantaggi ingiusti“.

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