Apple dovrà affrontare due nuove cause per violazione di brevetti

Nuove denunce contro Apple, che nei prossimi mesi si troverà costretta ad affrontare due cause negli Stati Uniti.

Apple dovrà affrontare due nuove cause. La prima, intentata dal fornitore di componenti hardware One-E-Way, afferma che diversi dispositivi Apple e Beats violano alcuni brevetti dedicati ai sistemi audio wireless; la seconda, presentata dalla Maxell, riguarda diverse tecnologie come lo sblocco tramite passcode e alcune funzioni legate al Wi-Fi.

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La denuncia della One-E-Way riguarda i prodotti Apple e Beats, inclusi i modelli AirPods e Powerbeats, che secondo l’accusa incorporano la tecnologia protetta da una famiglia di brevetti risalenti al 2001. Nello specifico, rientrano nella denuncia i prodotti AirPods, AirPods Pro, HomePod, Powerbeats, Powerbeats Pro, Powerbeats 3, Beats Solo Pro, Beats Solo 3, Beats Studio 3 , BeatsX e Beats Pill+.

I brevetti in questione riguardano un metodo per utilizzare la tecnologia di accesso multiplo a divisione di codice (CDMA) per facilitare l’ascolto privato mentre altri dispositivi wireless vicini operano sulla stessa banda di frequenza. Inoltre, l’IP utilizza tecniche per affrontare potenziali interferenze dalle trasmissioni audio di altri dispositivi. Queste tecnologie sarebbero utilizzate da dispositivi che supportano lo standard Bluetooth dalla versione 2.0 alla 5.2.

Come prodotti compatibili con il Bluetooth, i modelli wireless Apple e Beats si accoppiano a un dispositivo host e ricevono un codice utente univoco per eseguire la comunicazione di frequenza tramite i dati dei pacchetti condivisi. I dispositivi implementano anche la “codifica delle interferenze intersimboliche ridotte” applicando la modulazione degli impulsi, la comunicazione CDMA, i moduli di conversione da digitale ad analogico e altre risorse coerenti con gli standard Bluetooth.

Poiché la causa riguarda in maniera generica una funzione del protocollo Bluetooth, non è chiaro come mai nel mirino sia finita solo Apple e non tutte le altre aziende che producono accessori audio simili.

L’altra denuncia è stata presentata dal produttore Maxell, che accusa Apple di aver violato cinque dei suoi brevetti, che si aggiungono agli altri 10 di una precedente querela. I brevetti statunitensi di Maxell citati nella causa coprono varie tecnologie come comunicazioni mobili, sblocco dei dispositivi tramite passcode, impostazioni di regolazione del bilanciamento del bianco, condivisione video wireless e riconoscimento facciale negli album fotografici.

Ad esempio, la società afferma che l’album Persone nell’app Foto, che raggruppa immagini di singole persone, viola il brevetto che include una tecnica che consentirebbe a un utente di registrare la foto di una persona specifica e di avere immagini future della stessa persona “classificate e registrate in associazione“.

Un altro brevetto descrive un metodo per ridurre l’instabilità della comunicazione consentendo al software di scegliere tra diversi sistemi di comunicazione sulla base di vari fattori. Maxell afferma che la funzionalità Wi-Fi Assist di Apple viola questo brevetto. Inoltre, la società con sede in Giappone afferma che i sistemi di sblocco di sicurezza di Apple, i suoi strumenti di fotoritocco nell’app Fotocamera e le funzionalità di condivisione AirPlay e Bluetooth violano altri tre brevetti separati.

Maxell sostiene che Apple è ed era a conoscenza dell’esistenza dei brevetti e non poteva “ragionevolmente” credere che non fossero validi. Per questi motivi, l’azienda chiede un processo con giuria, nonché una serie di ingiunzioni preliminari sui software e gli hardware incriminati e il pagamento dei danni.

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