Apple criticata per il suo programma di riparazione indipendente

Contratto troppo "oneroso" e "preoccupante", così viene definito l'accordo che Apple fa firmare ai centri assistenza di terze parti per il suo programma di riparazione indipendente.

Motherboard ha pubblicato un report alquanto critico sul programma di riparazione indipendente attivato da Apple a favore dei centri assistenza di terze parti.

riparazione indipendente apple

Da una copia del contratto ottenuta da Motherboard emerge che le condizioni imposte da Apple ai centri assistenza di terze parti sarebbero molto onerose. Lo scorso agosto, Apple aveva presentato così questa novità:

Apple ha annunciato un nuovo programma che offre ai clienti più opzioni per le riparazioni fuori garanzia più comuni sugli iPhone. Apple infatti fornirà ad un numero maggiore di centri di assistenza indipendenti, grandi o piccoli, gli stessi ricambi originali e strumenti, la stessa formazione, gli stessi manuali di riparazione e tool di diagnostica offerti dai Centri Assistenza Autorizzati Apple. Il programma partirà prima negli Stati Uniti e poi verrà esteso ad altri Paesi.

Non sono previsti costi per aderire al programma di riparazione indipendente. Per la qualifica, i centri di assistenza devono avere un tecnico certificato Apple in grado di eseguire le riparazioni. Le procedure di certificazione sono semplici e gratuite.

Il contratto che Apple fa firmare a questi centri terzi viene però considerato molto “oneroso” e “preoccupante“, visto che potrebbe dare ad Apple un controllo significativo sulle aziende che scelgono di partecipare. Il contratto sarebbe anche invasivo per quanto riguarda la privacy dei consumatori.

Le aziende devono sottoporsi a diversi audit e ispezioni senza preavviso da parte di Apple, probabilmente finalizzati a impedire l’uso di componenti di terze parti non autorizzati. Fin qui nessun problema. Tuttavia, se un’azienda abbandona il programma, “Apple si riserva il diritto di continuare a ispezionare i centri di riparazione fino a cinque anni dopo che un’azienda ha lasciato il programma“.

Secondo questo report, inoltre, Apple richiede ai centri assistenza che fanno parte del programma di condividere diverse informazioni sui propri clienti, come nome, numero di telefono e indirizzo di casa.

Ovviamente, il contratto include anche delle clausole di non divulgazione con relative penali. Nell’accordo viene poi specificato che i centri di riparazione indipendenti non devono mai essere confusi con fornitori autorizzati Apple, tanto che le aziende che fanno parte del programma devono mostrare un avviso scritto e facilmente visibile dai clienti sia in negozio che sul sito Web, oltre che nelle bolle di accompagnamento che vengono consegnate ai clienti dopo una riparazione.

Inoltre, Apple non garantisce per le riparazioni effettuate presso i centri indipendenti. Sembra inoltre che alcuni negozi abbiano deciso di non aderire al programma IRP a causa dell’insistenza di Apple sul permesso di raccogliere i dati dei clienti.

Per i sostenitori del diritto alla riparazione, questi contratti sono definiti onerosi e non rispettosi dei diritti dei partner Apple.

Apple ha risposto a questo report con la seguente dichiarazione:

Ci impegniamo a offrire ai nostri clienti più opzioni e luoghi diversi per riparazioni sicure e affidabili. Il nostro nuovo programma per i fornitori indipendenti è progettato per consentire ai centri assistenza di tutte le dimensioni di accedere a componenti originali, formazione e strumenti necessari per eseguire le riparazioni più comuni su iPhone. Siamo entusiasti della risposta iniziale e dell’elevato livello di interesse. Stiamo lavorando a stretto contatto con le parti interessate e aggiorneremo la comunucazione nei nostri materiali per rispondere al loro feedback

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