Apple condanna la proposta britannica per l’intercettazione dei messaggi criptati

Apple e altri giganti del mondo tech come Google e WhatsApp si sono uniti ad associazioni di consumatori e ad esperti di sicurezza per condannare le proposte dell’agenzia britannica di cybersicurezza relative ai messaggi crittografati.

In una lettera aperta inviata al GCHQ (Government Communications Headquarters) del Regno Unito, i 47 firmatari tra i quali figurano anche Apple, Google e WhastApp esortano l’agenzia a sospendere i piani del cosiddetto “protocollo fantasma“, che obbligherebbe i servizi di messaggistica criptati di dirottare un messaggio a un terzo destinatario, contemporaneamente all’invio verso l’utente designato.

Ian Levy, direttore tecnico del National Cyber ​​Security Center britannico, e Crispin Robinson, capo della crittanalisi della GCHQ, hanno pubblicato i dettagli della proposta nel novembre 2018. Nel documento, Levy e Robinson affermano che il sistema consentirebbe alle forze dell’ordine di accedere al contenuto di messaggi crittografati senza “rompere” la crittografia.

I funzionari ritengono che sarebbe “relativamente facile per un fornitore di servizi aggiungere silenziosamente un partecipante alle chat di gruppo o alla chiamata” aggiungendo che “non sarebbe più invadente dei connettori a coccodrillo virtuali attualmente utilizzati nelle intercettazioni telefoniche e delle app di chat e di chiamate non crittografate”.

Nella proposta viene spiegato che le aziende tech non dovrebbero far altro che applicare due modifiche ai loro sistemi di comunicazione esistenti, ma i firmatari della lettera fanno presente che una soluzione di questo tipo sarebbe una “seria minaccia per la sicurezza digitale, i diritti umani fondamentali e la fiducia degli utenti“:

Innanzitutto, richiederebbe ai fornitori di servizi di iniettare una nuova chiave pubblica in una conversazione, in risposta a una richiesta del governo, trasformando una conversazione bidirezionale in una chat di gruppo in cui il governo è il partecipante aggiuntivo e segreto.

In secondo luogo, al fine di garantire che il governo venga aggiunto in segreto alla conversazione, la proposta del GCHQ richiederebbe alle app di messaggistica, ai fornitori di servizi e ai sistemi operativi di modificare il loro software in modo che 1) cambino gli schemi di crittografia usati e / o 2) ingannino gli utenti disattivando le notifiche che appaiono di routine quando un nuovo partecipante entra in una chat.

Le aziende fanno anche presente che “… la stragrande maggioranza degli utenti fa affidamento sulla fiducia dei fornitori per eseguire funzioni di autenticazione e verificare che i partecipanti a una conversazione siano effettivamente quelli elencati in chat. La proposta del GCHQ mina completamente questa relazione di fiducia e l’autenticazione dei processi”.

In risposta a queste dichiarazioni, Ian Levy ha dichiarato quanto segue: “Accogliamo con favore questa risposta alla nostra richiesta di proposte sull’accesso eccezionale ai dati, ad esempio per fermare i terroristi. La proposta è sempre stata intesa come un punto di partenza per la discussione “.

Apple non poteva certo esimersi dal firmare questa lettera aperta, visto che più volte Tim Cook ha ribadito come uno degli obiettivi principali dell’azienda è quello di proteggere i dati e la privacy degli utenti.

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