Asus Zenfone 6 e la fotocamera a scomparsa, una soluzione per i futuri iPhone?

Come eliminare del tutto la tacca dagli iPhone senza rinunciare alle funzioni avanzate del sistema TrueDepth? Un’idea da cui partire arriva dallo ZenFone 6, smartphone presentato in questi giorni da Amazon.

Come ribadito in un nostro recente editoriale, Apple sta vivendo un momento non troppo felice per quanto riguarda il design dei suoi smartphone. Se iPhone X, il primo dispositivo senza tasto Home dell’azienda, offriva una ventata di novità, ora a distanza di due anni tantissimi produttori Android hanno superato il problema della tacca con soluzioni più o meno avanzate. Apple è ancora indietro e pare che anche quest’anno dovremo accontentarci di iPhone con un bel notch sulla parte superiore del display, per un aspetto che a distanza di 2 anni (e saranno 3 nel 2020…) appare ormai datato.

Tra questi produttori vi è anche Asus con il suo nuovo ZenFone 6.

ZenFone 6 ha un display NanoEdge privo di notch da 6,4 pollici per un’esperienza di visione completa, e Corning Gorill Glass 6 per proteggere questo display. Alimentato da processore Qualcomm Snapdragon 855 Mobile Platform e una batteria da 5000mAh, questo smartphone sta stupendo tutti per prestazioni e funzionalità.

Come accennato all’inizio, la soluzione adottata da Asus per evitare il notch è quella della fotocamera a scomparsa.

La Flip Camera è una soluzione innovativa che risolve contemporaneamente due problemi: la presenza del notch sul display e la bassa risoluzione delle fotocamere frontali. Il modulo motorizzato della Flip Camera contiene una fotocamera principale Sony IMX586 da 48 megapixel e una fotocamera secondaria da 13 megapixel (grandangolare da 125°), azionata da un motore passo-passo miniaturizzato di elevata precisione che capovolge il modulo di 180° per commutare le fotocamere dall’uso posteriore a quello anteriore. Il modulo può anche essere utilizzato in qualsiasi posizione intermedia, offrendo agli utenti la possibilità di effettuare scatti di livello professionale con qualsiasi angolazione.

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Questo permette di avere un design frontale edge-to-edge senza alcuna tacca, per un risultato davvero interessante.

 

Questa camera integra un modulo motorizzato a doppia videocamera ribaltabile che funge da fotocamera anteriore e posteriore. Questa soluzione super avanzata rende inutile l’utilizzo del notch per garantire la presenza della fotocamera anteriore sullo smartphone; la Flip Camera, inoltre, assicura sempre foto ad alta risoluzione e le stesse capacità di ripresa, sia che venga utilizzata come fotocamera anteriore o posteriore.

La fotocamera principale di ZenFone 6 vanta l’ultimo sensore Sony IMX586 da 48 megapixel con obiettivo ad apertura focale f/1,79 e tecnologia Quad Bayer. Il sistema di autofocus PDAF OCL 2×1 offre migliori prestazioni di messa a fuoco e anti-shake, mentre la fotocamera secondaria grandangolare (125°) da 13MP consente agli utenti di includere più scenario e soggetti all’interno dello stesso scatto, con correzione delle distorsioni in tempo reale.

Il modulo Flip Camera è realizzato in Liquid Metal (lega amorfa), un materiale molto avanzato che è il 20% più leggero dell’acciaio inox, ma con una resistenza quattro volte superiore. Per una maggiore protezione, un G-Sensor nel modulo rileva la velocità di accelerazione, consentendo alla Flip Camera di riportare automaticamente il modulo in una posizione sicura se il telefono dovesse cadere.

In pratica, un preciso motore passo-passo ruota il modulo della fotocamera fino a 180°, tra la posizione anteriore e posteriore. Nella modalità Free Angle, Flip Camera può essere posizionata in qualsiasi angolazione, offrendo agli utenti la libertà di inquadrare i soggetti da qualunque prospettiva.

Per acquistare Zenfone 6 in versione 6/64 GB serviranno 499€, 559 euro per la versione 6/128GB e 599 euro per la versione top di gamma con 8/256GB. Il dispositivo sarà disponibile dal 25 maggio.

Insomma, con questa soluzione tecnologicamente avanzata, Asus ha risolto il problema della tacca. Certo, manca un sistema avanzato di riconoscimento facciale come il Face ID, al momento ancora imbattuto dalla concorrenza, ma una cosa è certa: Apple deve trovare una soluzione per eliminare qualsiasi elemento di disturbo dal display frontale.

Cosa ne pensate?

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