Tim Cook parla al Time 100 Summit: utilizzo eccessivo dell’iPhone, privacy, e valori dell’azienda

Intervenuto per la prima volta agli annuali Time 100 Summit, il CEO di Apple Tim Cook ha affrontato una serie di argomenti, soprattutto per quanto riguarda la battaglia sulla crittografia che la sua azienda ha dovuto affrontare contro il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Tim Cook ha anche parlato del troppo utilizzo degli iPhone da parte degli utenti.

Uso eccessivo dell’iPhone

Tim Cook pensa che le persone debbano diminuire il tempo di utilizzo degli iPhone e delle app, tanto che Apple sta facendo di tutto per rendere più consapevoli le persone: “Anche io ho messo a tacere molte notifiche degli ultimi mesi, perché grazie a Screen Time mi era accorto di perdere troppo tempo con il mio iPhone. Apple non ha mai voluto massimizzare il tempo di utilizzo degli utenti, non è quello il nostro obiettivo”. 

Se voi ragazzi non state monitorando le notifiche push sui vostri iPhone, fatelo“, ha suggerito l’amministratore delegato al pubblico. “Quello che ho fatto io è stato entrare nelle Impostazioni e disattivare moltissime notifiche. Mi sono chiesto: ho davvero bisogno di ricevere migliaia di notifiche al giorno? Aggiungono qualcosa alla mia vita o mi sta rendendo una persona migliore? Allora ho fatto un controllo sulle varie app e ho disattivato tantissime notifiche”. 

Alcuni pensano che, alla luce di queste parole, iOS 13 possa introdurre ulteriori funzioni in questo senso, finalizzate a limitare al massimo e di ottimizzare l’invio delle notifiche da parte delle app. Attualmente, la gestione delle notifiche è molto basilare (accetti o non accetti?) e non ci sono “livelli” di priorità impostabili dall’utente, magari anche in base alle ore del giorno.

E ancora: “Ogni volta che prendi il telefono, significa che stai togliendo gli occhi di dosso dalla persona con cui stai parlando, vero?. E se guardi il tuo telefono più di quanto guardi gli occhi di qualcun altro, stai facendo la cosa sbagliata. Vogliamo educare le persone su quello che stanno facendo. Questa cosa migliorerà nel tempo, proprio come altra cosa che facciamo. Ci innoveremo in questo settore come abbiamo fatto in altre aree. In pratica, non vogliamo che le persone utisno i loro telefoni per tutto il tempo. Questo non è mai stato il nostro obiettivo“.

… peccato per per 10 anni Apple non abbia fatto nulla per limitare notifiche, app spazzatura e altro. Ma non è mai tardi per migliorare.

Privacy e crittografia

Nel suo intervento al talk Time 100, Tim Cook ha affermato che la privacy e la crittografia sono diventate molto più importanti e significative per i cittadini degli Stati Uniti, a causa dei numerosi eventi legati soprattutto alla politica e ad alcune aziende tech. I chiari riferimenti sono a Facebook/Cambridge Analytica e ai dati raccolti per scopi elettorali. Senza dimenticare il fatto che il governo russo ha usato i social media per influenzare le elezioni del 2016.

Cook ha sottolineato più volte che la privacy è importante perché, se le persone si auto-censurano per paura di essere controllate, allora si soffoca la libertà di espressione. Proprio per questo motivo, il CEO di Apple ritiene che la crittografia dei dispositivi sia di vitale importanta per tutelare la privacy e la sicurezza degli utenti, ma chiede anche interventi legislativi chiari a tutela degli utenti, visto che in questo momento il tema rimane “sotto il fuoco del Dipartimento di Giustizia“.

Tim Cook fa riferimento al noto caso di San Bernardino, quando Apple si disse impossibilitata a fornire i dati dell’iPhone del terrorista proprio a causa del sistema di crittografia integrato. In quell’occasione, il Dipartimento di Giustizia fece di tutto per far passare Apple come la nemica della sicurezza pubblica, avviando una sorta di campagna che mettesse al centro la sicurezza del paese a discapito della privacy. Apple fu però brava a far capire la reale situazione, senza finire in tribunale: “La campagna del Dipartimento di GIustizia in quel caso fu truccava nei confronti di Apple, visto che il vero scopo dei funzionari e dell’FBI era attivare una backdoor nei dispositivi per avere maggiore facilità di controllo su tutti gli smartphone negli Stati Uniti e non solo”. 

Si parla poi dei valori in Apple. Tim Cook ha ribadito ancora una volta che “le persone hanno dei valori, le società sono fatte di persone e quindi anche le società dovrebbero avere dei valori. I problemi di oggi non possono essere affrontati solo dal governo, ma richiedono l’aiuto di aziende e università. Per questo, in Apple, ci contenriamo anche su tematiche come l’ambiente, la diversità e la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo. Noi non abbiamo un comitato di azione politica perché in un’azienda non dovrebbe esistere. Crediamo nei nostri valori e li portiamo avanti, senza alcuna bandiera“.

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