Nintendo vuole limitare gli acquisti in-app

Sembra che Nintendo avrebbe detto alle software house partner di voler limitare le micro-transazioni per evitare che i fan spendano troppi soldi in titoli free-to-play.

Nintendo

Il modello free-to-play è diventato sempre più popolare e anche Nintendo nè ha beneficiato, consentendo a tutti i giocatori di poter scaricare i suoi giochi senza dover spendere un centesimo. L’altro lato della medaglia, però, solo gli acquisti in-app, che consentono di sbloccare gli oggetti più velocemente e dare vantaggi nel gioco e che, sebbene siano facoltativi, sono molto utilizzati dai videogiocatori (soprattutto più giovani).

Ad esempio, Dragalia Lost, gioco di ruolo mobile di Nintendo, ha incassato 16 milioni di dollari durante le prime due settimane di disponibilità in soli cinque mercati. Le stime mostrano che Nintendo ha incassato 348 milioni di dollari solo da giochi mobili nel 2018.

A sorpresa peró sembra che Nintendo non sia molto contenta di questa cosa, tanto da aver chiesto ai partner di limitare la quantità di articoli disponibili per l’acquisto. La società, infatti, vuole che i suoi giochi siano i più divertenti, e non vuole apparire come un’azienda bisognosa di denaro.

Nintendo non è interessata a ricavare una grande quantità di entrate da un singolo gioco per smartphone“, ha dichiarato un funzionario di CyberAgent, lo studio che ha collaborato con Nintendo a Dragalia Lost, che inoltre ha ammesso che, se fossero riusciti a gestire Dragalia Lost da soli, “avremmo incassato fatto molto di più“.

A febbraio, un altro partner dell’azienda giapponese, DeNA, sviluppatore di titoli come “Super Mario Run” e “Animal Crossing: Pocket Camp”, ha dichiarato che la maggior parte dei suoi titoli per smartphone sono in difficoltà, ad eccezione di “Megido 72”, una produzione indipendente.

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