Apple sembra essere alla ricerca di un responsabile di progetto per Siri, per capire il modo in cui il mondo sta reagendo agli assistenti AI e trasformare qualsiasi critica in miglioramenti reali.
La lista specifica che il candidato ideale condurrà un programma per “monitorare ciò che il mondo sta dicendo su Siri attraverso social media, notizie e altre fonti” e successivamente fornire “analisi del prodotto e raccomandazioni alle parti interessate e alla leadership“. Inoltre dovrà “facilitare il supporto tecnico e la guida di Siri per garantire il successo delle campagne di Apple Marketing, degli eventi stampa, degli annunci di prodotto e dei lanci“.
I candidati devono avere una precedente esperienza di lavoro sugli assistenti vocali e familiarità con “l’analisi dei sentimenti“, cioè la maniera a cui ci si riferisce all’uso dell’elaborazione del linguaggio naturale, analisi testuale e linguistica computazionale per identificare ed estrarre informazioni soggettive da diverse fonti, inoltre dovranno saper usare strumenti come Sprinklr e Meltwater.
Siri al momento non è considerato all’altezza dei competitor Amazon Alexa o Google Assistant, nonostante sia arrivato prima dei concorrenti. Gli ultimi due hanno infatti un più ampio supporto di competenze e accessori smarthome e sono spesso più bravi nel rispondere alle domande che un utente formula, senza commettere errori o ricorrere a banali ricerche sul Web.
Apple sta quindi cercando di affrontare la situazione rispondendo ai reclami degli utenti, che vorrebbero avere un Siri più “intelligente”. Purtroppo la strada sarà davvero in salita, soprattutto a causa delle rigorose politiche sulla privacy adottate dall’azienda, che negano a Siri la possibilità di apprendere grazie ai dati raccolti nel cloud, che invece si basa su tecnologie di apprendimento automatico su dispositivo ma che spesso non sono sufficienti.