Apple ha provato a convincere gli operatori ad adottare una versione standard di iMessage

In un lungo articolo per il Wall Street Journal  in cui viene criticata la mancanza di interoperabilità tra iMessage di Apple e i classici SMS, l’ex responsabile di iOS Scott Forstall rivela che l’azienda ha cercato in passato di convincere i carrier telefonici ad adottare una versione standard di iMessage.

Con iMessage, Apple ha incluso una serie di miglioramenti alla messaggistica di testo, come la possibilità di visualizzare se un messaggio è stato ricevuto dal destinatario, gli indicatori di digitazione dinamica, il supporto a foto e video, le Animoji, un App Store specifico e i pagamenti peer-to-peer tramite Apple Pay.

Il problema è che i principali vantaggi di iMessage sono incompatibili con le tradizionali tecnologie di SMS ed MMS in uso su Android e sugli altri sistemi operativi mobile. La mancanza di interoperabilità tra iMessage ed SMS si nota anche quando il destinatario non è sotto rete Wi-Fi o rete dati, e un iMessage viene quindi inviato come semplice SMS. Senza contare che la piattaforma è limitata soltanto all’interno dell’ecosistema Apple.

La giornalista del WSJ Joanna Stern ammette che iMessage è sempre stato visto come un valore aggiunto progettato per cercare di mantenere gli utenti all’interno dei confini recintati del giardino Apple, ma in passato l’azienda ha cercato di spingere l’industria dei carrier mobile verso uno standard di messaggi di testo molto simile ad iMessage.

A riferirlo è stato nientedimeno che Scott Forstall, ex dirigente Apple responsabile proprio di iOS: “Ci siamo rivolti ai vettori per cercare di far aggiungere funzionalità avanzate ai sistemi esistenti di SMS e per rimuovere i costi aggiuntivi per il cliente. Per varie ragioni, dalla difficoltà di estendere quegli standard, alle sfide con l’interoperabilità tra sistemi di texting e vettori, fino al desiderio dei carrier di proteggere un flusso di entrate molto significativo, questa idea non è andata a buon fine”. 

Non è chiaro quando Apple ha parlato con i carrier USA di questa proposta, ma probabilmente i discorsi sono stati avviati dopo la presentazione di iMessage avvenuta nel 2011 con il rilascio di iOS 5.

I vari operatori hanno utilizzato e continuano ad utilizzare i servizi SMS ed MMS da anni, anche se da qualche tempo si stanno valutando diverse ipotesi come quella dei Rich Communications Services. Gli RCS sono dei messaggi di testo avanzati che integrano funzionalità multipiattaforma come la notifica dell’avvenuta ricezione e l’indicatore dinamico di digitazione. La tecnologia, però, non è crittografata e per questo è improbabile che venga integrata da Apple.

Tra l’altro, oggi anche questi RCS risulterebbero già superati, visto che la maggior parte degli utenti utilizza app come Telegram, WathsApp o Facebook Messenger per comunicare con messaggi avanzati. Oltre, ovviamente, a iMessage. Quello che Apple potrebbe fare è creare una versione Android di iMessage, magari con un’app specifica come fatto in passato con Apple Music.

Sarebbe un modo per aumentare l’utilizzo degli iMessage, ora circoscritti e limitati ad iOS e macOS. cosa ne pensate?

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