L’Alta Corte di Londra ha negato una class action contro Google, presenta tempo fa da diversi utenti iPhone che accusavano l’azienda di snooping.
I querelanti affermano che Google ha illegalmente raccolto i dati personali di oltre 4 milioni di utenti iPhone nel Regno Unito tra il 2011 e il 2012, ignorando le impostazioni privacy predefinite presenti su iOS. Per farlo, Google utilizzava uno script che simulava un’interazione dell’utente su quel determinato sito web, così da far attivare i cookie su Safari per quella pagina.
La class action è stata organizzata da Richard Lloyd, un esperto in diritti a favore dei consumatori. Nella denuncia, si legge che Google ha violato il Data Protection Act del Regno Unito, prendendo informazioni personali senza alcun permesso. Per questo motivo, veniva chiesto un risarcimento danni di 500 sterline per ogni utente interessato. Considerando che il reclamo poteva potenzialmente raccogliere fino a 5.4 milioni di persone, Google rischiava di dover pagare circa 2.7 miliardi di sterline (circa 3 miliardi di euro).
Quando la denuncia venne presentata nel novembre del 2017, si trattava della prima class action in Gran Bretagna contro un’azienda tecnologica per presunto abuso di dati. Google si è da subito difesa negando ogni accusa e, di fatto, i giudici le hanno dato ragione, visto che la causa non andrà avanti.