Pagina Web provoca riavvii e Kernel Panic iPhone e iPad, ecco qual è

Un ricercatore di sicurezza diffonde su Twitter un Link ad una pagina Web che, una volta aperta, provoca riavvii e Kernel Panic iPhone e iPad.

I Link che portano ad un blocco o ad un riavvio forzato un dispositivo iOs non sono di certo mancati in quest’ultimi anni, compresa la vicenda del carattere indiano. C’è da dire però che l’intervento di Apple è arrivato sempre in maniera tempestiva per correggere il problema. L’ultimo in termini di tempo è stato rilasciato da pwnsdx, un ricercatore di sicurezza. Questo Link con all’interno del codice scritto ad Hoc, va a provocare il così detto Kernel Panic sia di iPhone che di iPad, facendo interrompere forzatamente la Springboard e costringendo il dispositivo a riavviarsi.

In questo caso il Kernel Panic si verifica in quanto ogni iPhone e iPad (da iOS 7 in su) è capace di interpretare un effetto software a scomparsa nello sfondo ma, per alcuni elementi se messi in serie, non sarebbe programmato a farlo. Le righe in HTML e CSS contenute nella pagina appena si preme sul link, cercano di applicare questo effetto ad ogni elemento sulla Home Screen (anche a quelli che non sono tenuti a farlo) ed è proprio questo disegno ingente di elementi che sovraccarica il motore di rendering di WebKit che, non essendo in grado di elaborarlo, ci restituisce il Kernel Panic e costringe il dispositivo Apple a riavviarsi.

Il ricercatore pubblica l’url e il codice sorgente per realizzare la pagina ma ovviamente, oltre al solito senso di informazione, non vi consigliamo di provarlo E/o di condividerlo con amici e via dicendo. E’ stato testato su iOS 12 e iOS 11 e purtroppo funziona perfettamente. Rispetto al passato recente qui non parliamo di un carattere indiano che provoca il riavvio e altre spiacevoli sorprese semplicemente abbassando la tendina delle notifiche ma di un URL che va cliccato e che deve contenere necessariamente il codice che il ricercatore ha pubblicato.

Ora che Apple può visionare codice e pagina Web arrecante questi problemi, non ci metterà molto ad aggiornare i dispositivi per fixare il problema e/o rendere disponibile la correzione sul prossimo aggiornamento in programma.

Fonte: 9to5mac

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