AirMirror: controllo mirroring Android da iPhone [AGGIORNATO: rimossa dallo Store]

Sembra strano ma non esisteva ancora un’applicazione che consentiva ad un iPhone di controllare uno smartphone Android. Ora c’è, si chiama AirMirror.

Aggiornamento o7/07/2018: nelle ultime ore l’applicazione AirMirror è stata rimossa dall’App Store di Apple. Stiamo monitorando e in caso fosse nuovamente disponibile vi informeremo tempestivamente.

Articolo originale: Oggi vi presentiamo AirMirror, un’applicazione disponibile sull’App Store che consente di controllare un altro smartphone o tablet e viceversa. Precisamente è la prima App al mondo per iOS che permette di controllare – tramite la modalità Mirroring – un tablet e/o smartphone Android da iPhone.

E la modalità è proprio quella completa con uno sdoppiamento di ciò che vediamo su uno smartphone Android verso un iPhone e sarà come utilizzare il dispositivo sorgente! Fino ad ora esisteva in forma Beta e da circa 7 mesi il team che sta dietro al suo sviluppo – Sand Studio – la stava ottimizzando e mettendo a punto per la sua pubblicazione.

Dicevamo quindi che la tecnica utilizzata è quella del mirroring completo e il tutto verrà settato in maniera automatica tramite i procedimenti iniziale di AirMirror. Tutto ciò si converte nella pratica in un utilizzo a distanza di uno smartphone Android, magari è rimasto a casa e noi vogliamo utilizzarlo dall’ufficio perché lo abbiamo dimenticato o per altri motivi. Ancora, potrebbe tornare utile per interventi professionali a distanza: so che in quest’ultimo caso state pensando al famosissimo e utilizzatissimo Team Viewer.

Ma abbandoniamo la teoria. Come funziona nel dettaglio?

Partiamo subito con il dire che servono due App per poter far funzionare il Mirroring. La prima è chiaramente AirMirror che, come detto, va scaricata da App Store e installata sull’iPhone. La seconda è AirDroid che, anch’essa, deve essere installata e avviata sul dispositivo che fornisce la sorgente, nel nostro caso, lo smartphone Android.

Il plus di questo nuovo metodo di mirroring è che non serve il Root sul dispositivo Android ma come in tutte le cose, c’è un ma e dobbiamo farvelo presente. Per creare e stabilire l’accesso remoto tra i due terminali (Android e iOS), lo smartphone dotato del sistema operativo del robottino verde dovrà collegarsi e usufruire di un “ponte” con un PC Windows o un Mac.

E cosa potete fare con questa applicazione attivata e configurata?

  • Controllore interamente da un dispositivo verso un altro dispositivo (incluso il controllo completo e inedito di Android da un dispositivo iOS);
  • Passare facilmente tra i dispositivi controllati da un’unica schermata in movimento (si perché se ne potranno controllare più di uno);
  • Interfaccia completa di Android, a prescindere da risoluzione e/o form factor, compresi i pulsanti Indietro, Menu e Home;
  • Blocca/Sblocca il dispositivo senza bisogno di interazione umana alla sorgente, controllo del volume e interazione a gestures come i pulsanti Scorri verso l’alto e Scorri verso il basso e rispettive gestures;
  • AirIME (supporto per tastiera remota) per sincronizzare meglio le azioni e poter digitare dal dispositivo destinatario;
  • Opzioni per regolare la qualità e la fluidità di video e audio in base all’ambiente e alla qualità della connessione Internet.

Ovviamente tutto ciò è all’interno di una Suite più ampia della stessa società che si occupa del suo sviluppo, Sand Studio.

Si può anche usare AirMirror per prendere il controllo di un computer Windows – sempre da remoto – e abilitare determinate funzioni che potremmo usufruire solo se fossimo fisicamente davanti ad esso.

Ecco la pagina di download dell’App per il vostro dispositivo iOS, parliamo di AirMirror; Mentre per scaricare l’applicazione di supporto necessaria basterà collegarsi al sito Web AirDroid e verificarne il pacchetto alla quale siamo interessati.

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