La ricerca sui nostri usi e modi di utilizzare lo smartphone è sempre viva e orientata verso nuovi orizzonti in termini di studi. Una ricerca di cui vi raccontiamo oggi risulta quantomeno bizzarra.
Avete mai raccontato al telefono una bugia a qualcuno pensando di non essere scoperti? Se da un lato infatti molti di noi sono convinti che il display di uno smartphone sia in grado di mascherare le nostre emozioni, rendendoci in qualche immuni dalla possibilità che la nostra bugia venga scoperta, forse dovremo in qualche modo ricrederci.
Secondo infatti uno studio condotto dalla University of Copenhagen pare che anche lo smartphone ed il modo in cui lo utilizziamo possono rivelare se stiamo dicendo una bugia alla controparte. La ricerca si basa su tre aspetti di approccio come il tempo impiegato nella risposta, la forza con la quale viene effettuata la pressione sul display e i vari movimenti delle nostre mani.
Durante gli studi effettuati a campione su un determinato numero di persone si è notato infatti come, alla richiesta di mentire volutamente su una determinata domanda, il tempo di digitazione sia stato effettivamente più lungo rispetto ai casi di risposta sincera. Il test più interessante ha riguardato un gioco di dadi nel quale mentire significava di fatto ottenere un punteggio maggiore; i giocatori disonesti hanno mostrato di fatto un movimento delle mani maggiore rispetto ai giocatori sinceri.
I ricercatori hanno comunque specificato come tali test non costituiscano al momento un dato scientifico e certo ma hanno comunque fatto menzione circa una possibile implementazione futura di queste tecnologie di intelligenza artificiale in diverse applicazioni mobile, riguardanti ad esempio il pagamento delle tasse o pratiche assicurative.
Siete spaventati da una possibile implementazione in futuro di queste tecnologie? Avete mai fatto caso a questi comportamenti durante l’utilizzo del vostro smartphone? Fatecelo sapere nei commenti.