Spotify entra ufficialmente in Borsa e parla della presenza su App Store

Nella giornata di ieri, Spotify ha fatto il suo esordio in borsa eludendo il tradizionale processo delle IPO e puntando tutto sulla quotazione diretta negli Stati Uniti. L’azienda ha anche condiviso alcuni numeri: utenti in crescita, ma fatturato in perdita.

Con questo ingresso in Borsa, Spotify cercherà di incrementare i propri introiti, visto che i dati confermano fatturati in perdita, malgrado l’aumento degli abbonati. Gli analisti hanno approfittato di questa quotazione diretta in Borsa per riflettere su alcuni punti critici della piattaforma. Ad esempio, si parla del fatto che molti utenti utilizzano Spotify tramite iPhone, con Apple che trattiene una percentuale sugli abbonati a pagamento. Apple Music, invece, offre ad Apple il 100% dei guadagni, visto che non si cono intermediari.

Spotify continua comunque a macinare utenti: ora siamo a 159 milioni utenti attivi mensili e 71 milioni di abbonati premium, mentre Apple ha 36 milioni di abbonati paganti (febbraio 2018).

Ad ammetterlo è stata la stessa Spotify con alcune dichiarazioni condivise ieri:

I nostri concorrenti attuali e futuri possono vantare una maggiore forza del marchio, relazioni più consolidate con gli artisti, gli altri licenziatari di contenuti e i produttori di dispositivi mobili, maggiori risorse finanziarie, tecniche e di altro tipo, tecnologie più sofisticate e  maggiore esperienza nei mercati in cui competiamo.

Inoltre, Apple e Google possiedono anche le piattaforme per gli store delle app e applicano tariffe di acquisto in-app, che non vengono applicate ai propri servizi, creando così un vantaggio competitivo per loro contro di noi. Con l’aumentare del mercato della musica on-demand su Internet e dei dispositivi mobili e connessi, è probabile che emergano nuovi concorrenti, modelli di business e soluzioni.

Come proprietari delle piattaforme mobile, Apple e Google saranno sempre in grado di dettare i termini. E anche se Spotify è un servizio enorme, il suo successo dipende ancora dagli utenti che ascoltano musica sui loro dispositivi mobili. Spotify può fare di tutto, ma alla fine sono Google e Apple che gestiscono il sistema nel quale gli utenti di Spotify sono in grado di ascoltare musica.

E questo potrebbe essere un problema, soprattutto per gli investitori.

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