Tra crash e falle di sicurezza software, una settimana da incubo per Apple

Quella appena passata è stata una settimana da incubo per Apple, una di quelle che sarà ricordata a lungo dall’azienda e dai suoi clienti. Per chi si fosse perso qualcosa, ricordiamo che in pochi giorni sono state scoperte una gravissima falla di sicurezza su macOS, oltre ad una serie di bug su iOS che hanno reso inutilizzabili tantissimi iPhone in tutto il mondo. Cosa sta succedendo in una delle aziende che ha sempre fatto della qualità il suo punto di forza?

Forse non esageriamo se affermiamo che, almeno a livello software, Apple abbia trascorso una delle peggiori settimane della sua storia a causa di rilasci pieni di bug, anche molto gravi. Una serie di eventi quasi imbarazzanti per un’azienda tecnologica che vanta livelli di soddisfazione clienti tra i più alti in assoluto.

Questi livelli di soddisfazione clienti, spesso citati anche da Tim Cook, sono frutto di una quasi perfetta ottimizzazione tra hardware e software, che raramente porta problemi gravi per l’utente finale. Tutto funziona come dovrebbe, senza rischi per la sicurezza. E la gente si fida sempre di più.

L’ultima settimana, però, è stata totalmente diversa, sia per gli utenti Mac che per i clienti che hanno un iPhone. E non si è trattato di problemi di poco conto.

La falla di sicurezza in macOS

Sfruttando la falla trovata in High Sierra, chiunque poteva accedere al Mac con funzionalità di amministrazione complete di root. Bastava inserire “root” come nome utente, senza inserire alcuna password, per poter accedere al Mac con i privilegi di amministratore. Tale accesso poteva avvenire direttamente dalla schermata di accesso di macOS, dal Pannello delle Preferenze o anche tramite VCN e login remoto.

Apple ha subito rilasciato un aggiornamento di sicurezza che è stato installato automaticamente su tutti i Mac con High Sierra, ma non è finita qui. L’update di sicurezza viene installato automaticamente anche su macOS 10.13.0 (oltre che su macOS 10.13.1), ma gli utenti che aggiornano a macOS 10.13.1 dopo l’update di sicurezza dovranno reinstallare l’aggiornamento. Il motivo? Il bug di root si ripresenta una volta installata quella versione di macOS! Questo significa che se avete aggiornato macOS 10.3.0 con l’ultimo update di sicurezza, e poi passate a macOS 10.3.1, dovrete nuovamente installare l’update di sicurezza per correggere il bug del root. Tra l’altro, è anche necessario riavviare il Mac per attivare l’update di sicurezza.

Questo bug è stato lì per mesi, mettendo a rischio milioni di dati utenti e di Mac in tutto il mondo. Apple si è scusata così:

La sicurezza è una priorità assoluta per ogni prodotto Apple e purtroppo ci siamo imbattuti in questa versione di macOS. Quando i nostri ingegneri specializzati in sicurezza sono venuti a conoscenza del problema martedì pomeriggio, abbiamo immediatamente iniziato a lavorare su un aggiornamento per poter chiudere quanto prima la falla di sicurezza.

Da questa mattina, l’aggiornamento è disponibile per il download e a partire da oggi verrà installato automaticamente su tutti i sistemi che eseguono la versione 13.13.1 di macOS High Sierra.

Ci scusiamo per questo errore e ci scusiamo con tutti gli utenti Mac, sia per la presenza della vulnerabilità, sia per la preoccupazione che ha creato. I nostri clienti meritano di meglio. Stiamo verificando i nostri processi di sviluppo per evitare che episodi di questo tipo accadano di nuovo.

Finita qui? Ma neanche per sogno! L’update di sicurezza ha di fatto reso inutilizzabile la funzione di condivisione dei file su macOS. Nella fretta di rilasciare l’update di sicurezza, Apple si è lasciata sfuggire questo piccolo bug che, fortunatamente, è di facile correzione. Sembra assurdo ma la situazione è proprio questa.

iOS e il 2 dicembre

Niente problemi di sicurezza ma tante scocciature per gli utenti iOS a causa del bug del 2 dicembre! Il problema  ha causato un riavvio continuo della schermata Home a partire dalle ore 00:15 del 2 dicembre, subito dopo la ricezione di una notifica locale. Secondo le varie segnalazioni, il bug si presentava soprattutto con le notifiche locali provenienti da app con reminder ripetuti nel corso del tempo. In altri casi, l’iPhone si è riavviato del tutto. Il bug è legato alle app che utilizzano le API delle notifiche locali di Apple per la generazione degli avvisi.

Ci sono utenti che si sono ritrovati con un iPhone in perenne riavvio, con l’impossibilità di effettuare l’aggiornamento. Solo dopo vari tentativi la situazione si è risolta. E i consigli di Apple per risolvere il problema prevedono una procedura lunga e macchinosa:

  • Clicca su Impostazioni > Notifiche
  • Seleziona un’app e disabilita le notifiche. Ripeti questo step per tutte le app
  • Aggiorna il tuo iPhone a iOS 11.2
  • In Impostazioni > Notifiche riattiva le notifiche in tutte le app

Pensate a chi ha una cinquantina di app (se non di più) e deve prima disattivare e poi riattivare le notifiche app per app.

Anche in questo caso, Apple ha subito rilasciato iOS 11.2 per correggere questo bug. Problemi finiti? No, perchè questo update ha bloccato il Face ID su molti iPhone X! Nello specifico, iPhone X mostra un messaggio “impossibile attivare Face ID su questo iPhone”. Fortunatamente, per risolvere basta un riavvio del dispositivo.

Tra l’altro, anche la funzione Apple Pay Cash integrata in iOS 11.2 negli USA non è ancora utilizzabile, proprio perchè Apple ha anticipato il rilascio di questa versione per correggere il bug del 2 dicembre.

Ora, lasciamo stare gli utenti più informati che leggono costantemente blog come iPhoneItalia, ma immaginate le milioni di persone che si sono ritrovate con un dispositivo inutilizzabile e con riavvii continui, senza avere idea di cosa stesse accadendo.

E non dimentichiamo i bug della tastiera, con i vari “la” o “it” trasformati regolarmente in “L.A.” o in “I.T”. Anche in questo caso, Apple ha spiegato come risolvere, ma si trattava ancora una volta di un ulteriore bug. E il bug di iMessage? Su High Sierra, l’app Messaggi spesso ha funzionato a singhiozzo fino agli ultimi aggiornamenti.

Tanti, troppi problemi software che mai ci saremmo aspettati da Apple. Certo, l’azienda è corsa subito ai ripari, ma in alcuni casi gli update hanno introdotto ulteriori problemi. Nessuno è perfetto e gli errori capitano a tutti, ma lasciare i Mac in balia di tutti a causa di una falla di sicurezza, o rendere inutilizzabile l’iPhone per un problema legato alla data del 2 dicembre sono situazioni davvero al limite e non certo da Apple.

Siamo sicuri che qualche testa sarà sicuramente saltata in quel di Cupertino, ma la speranza è che errori di questo tipo non si verifichino più in futuro, come mai erano accaduti in passato.

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