In una breve intervista rilasciata alla rivista di design giapponese Casa Brutus, il Chief Design Officer di Apple Jony Ive ha condiviso alcune informazioni interessanti sullo sviluppo dell’iPhone X.
Ive ha affermato che l’iPhone X è stato uno dei progetti più difficili che Apple abbia mai intrapreso, con un periodo di sviluppo che è durato oltre due anni. E il fatto che il prodotto fosse pronto in tempo per il decimo anniversario dell’iPhone è stata “una coincidenza meravigliosa“. Questo fa capire che Apple, quando ha iniziato a sviluppare l’idea dell’iPhone X, non aveva idea dei tempi necessari per portare a termine il progetto.
Nello specifico, Ive ha dichiarato che l’integrazione del Face ID è stata il culmine di oltre 5 anni di lavoro su questa tecnologia, necessari per offrire agli utenti un sistema avanzato e sicuro. La volontà di Apple era quella di creare una funzionalità che non richiedesse l’interazione fisica dell’utente con il dispositivo, proprio per rendere il suo utilizzo ancora più semplice e immediato, aumentando nello stesso tempo la sicurezza. Per Ive, la sostituzione del Touch ID a favore del riconoscimento facciale equivale ad una migliore esperienza utente.
Sul design dell’iPhone X, Ive ha detto che i modelli precedenti sembravano una combinazione di molte parti diverse, dato che ovviamente erano formati da un telaio e da un display. Con l’iPhone X, Apple ha voluto creare un design che sembrasse contiguo e integrato, ma ci sono voluti anni per raggiungere questo livello di forma e di finiture. Ive ha anche detto che Apple sta già lavorando al design dei futuri iPhone.
Guardando al primo iPhone, Ive ha detto che la funzione più rivoluzionaria, oltre che più difficile da integrare, è stata il multitouch, che nel 2007 era una novità assoluta per uno smartphone.
E infine: “Invece di pensare all’iPhone X come l’ultima versione di un iPhone, pensate a questo dispositivo come al nuovo capitolo della storia della piattaforma mobile di Apple“.