L’app Sarahah compromette i nostri contatti?

La tanto chiacchierata e diffusa app di messaggistica anonima Sarahah finisce nell’occhio del ciclone, in quanto comprometterebbe i nostri contatti inviandoli su server terzi.

Per chi ancora non la conoscesse, ricordiamo che Sarahah è un’app che consente di inviare messaggi anonimi agli utenti iscritti al servizio, con lo scopo di ottenere eventuali giudizi positivi o negativi: amici, colleghi di lavoro, famigliari, o da tutti coloro che vi conoscono e vogliono esprimere la propria opinione su di voi in modo completamente anonimo e, si spera, onesto. Ovviamente, per poter interagire in modo libero con le funzionalità dell’app, bisogna prima registrarsi al servizio. Al momento non è ancora possibile rispondere ai messaggi ricevuti.

L’app è stata in vetta alle classifiche dell’App Store per diversi giorni, anche se poi la moda di utilizzarla è scemata con il passare del giorno, anche a causa delle sue funzioni limitate.

Il problem, però, è che Sarahah probabilmente ha compromesso i contatti degli utenti che l’hanno utilizzata. Come tante altre app, anche Sarahah chiede il permesso per accedere ai contatti, ma a quanto pare l’utilizzo di questo dato non è molto trasparente. Come confermato da diversi esperti in sicurezza, l’app raccoglie e carica immediatamente tutte le informazioni dei contatti su server terzi. In pratica, Sarahah compromette questi dati e l’anonimato di tutte le persone nella rubrica degli utenti.

Le liste dei contatti vengono infatti caricate su un server sconosciuto, sia tramite l’app iOS che quella Android. Oltre ai numeri e alle e-mail, l’app accede a tante altre informazioni memorizzate nei contatti, come anniversari, compleanni e tipo di lavoro.

Gli sviluppatori di Sarahah hanno scritto su Twitter che elimineranno presto questa funzionalità legata ai contatti, tramite un update che arriverà nei prossimi giorni. A quanto pare, l’idea era quella di offrire una funzione simile a “Trova amici”, ma poi per problemi tecnici l’idea è stata abbandonata, lasciando però un “bug” relativo alla cattura di questi dati. Gli stessi sviluppatori hanno spiegato che già da ora i dati non vengono più memorizzati sui loro server. Chiaramente, questa affermazione non può essere confermata o smentita.

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