Lauren Powell Jobs ha rilasciato una rara intervista alla Code Conference

Lauren Powell Jobs, vedova del co-fondatore di Apple Steve Jobs, ha tenuto una delle sue rare interviste durante la Code Conference di ieri, per discutere di iniziative filantropiche legate alla sua fondazione e per parlare di immigrazione, istruzione, tecnologia e tanto altro.

Sul palco, c’era anche la senatrice Kamala Harris, che con la Powell Jobs condividono alcune di queste iniziative. Il primo argomento è stato quello dell’immigrazione, tema molto caldo negli Stati Uniti dopo la vittoria di Donald Trump. Uno dei problemi è legato anche alla tecnologia, perchè limitare l’immigrazione negli USA rende più difficile attirare e assumere lavoratori stranieri che potrebbero portare un valore aggiunto a tutto il settore hi-tech.

Tra l’altro, la Powell Jobs ha paura che Trump possa presto sospendere molte delle iniziative avviate dal governo Obama, come l’istruzione per i minori stranieri e altre azioni di salvaguardia per gli immigrati regolari in difficoltà. Tra l’altro, si fa presente che molti figli di immigrati senza documenti ora rischiano di essere deportati dagli Stati Uniti, malgrado vivano nel paese da decenni. Secondo la Powell Jobs, il governo dovrebbe fare di più per inserire gli immigrati che già si trovano nel paese, ad esempio facilitando l’accesso all’istruzione superiore ed offrendo un’informazione migliore per quanto riguarda le possibilità di finanziamenti e sovvenzioni federali previste dalle norme attuali. Il rischio è quello di uno “spreco colossale di talento umano”, su quale si è fondata l’evoluzione di tutto il paese nel corso dei secoli. La Powell Jobs fa sapere di aver discusso di queste cose con il presidente Trump in qualità di “consigliere informale”, nel corso di un incontro privato: “La speranza è che il presidente possa capire le potenzialità che tanti immigrati hanno e quanto questi possano offrire a tutto il paese“.

Si è poi parlato di istruzione, sempre in riferimento agli aiuti che possono essere dati agli immigrati più giovani, che spesso trovano le porte chiuse nelle scuole di più alto rango. Le iniziative filantropiche della Powell Jobs sono finalizzate anche a trovare i finanziamenti necessari per aiutare le persone in difficoltà a completare gli studi e a inserirsi nel mondo del lavoro.

Infine, si è parlato delle fake news che stanno dilagando sul web e sui social. Per la Powell Jobs, la responsabilità di eliminare e controllare queste fonti fake è tutta in mano alla comunità tecnologica, visto che governo può fare poco o nulla in questo senso.

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