Apple e lo stato del Nebraska discutono della controversa norma sul “diritto alla riparazione”

Negli USA, e precisamente nello stato del Nebraska, continua la diatriba tra Apple e i promotori del disegno di legge che obbligherebbe le aziende tech a fornire tutte le informazioni necessarie per consentire la riparazione dei dispositivi, anche a tecnici terzi non ufficialmente autorizzati.

L’ultimo capitolo di questa storia si è svolto nella giornata di ieri, quando Apple ha incontrato la senatrice dello stato del Nebraska, nonchè promotrice di questa legge sul “right to repair“, Lydia Brash. A rappresentare Apple in questo incontro c’era Steve Kester, responsabile degli affari statali e locali per l’azienda di Cupertino.

Kester ha avvertito la senatrice sul fatto che una riforma di questo tipo potrebbe fornire ad hacker e malintenzionati l’accesso ai dispositivi Apple, anche a livello hardware. In pratica, la posizione di Apple è ormai chiara: obbligare le aziende tecnologiche a fornire dettagli hardware a tecnici terzi non autorizzati potrebbe compromettere la sicurezza di tutti i dispositivi. Inoltre, consentire a tecnici terzi di riparare dispositivi delicati come iPhone e Apple Watch potrebbe arrecare un danno ancora maggiore agli utenti.

La senatrice, invece, sostiene che Apple è solo interessata a tenere il controllo sul redditizio mercato delle riparazioni, visto che una sua apertura permetterebbe agli utenti di poter scegliere tra alternative spesso più economiche. Tra l’altro, i sostenitori di questa riforma fanno notare come in alcune zone rurali è difficile poter raggiungere il negozio Apple più vicino, che spesso dista centinaia di chilometri, mentre nelle vicinanze ci sono centri che potrebbero offrire la stessa assistenza.

Questo incontro pubblico è servito per chiarire le posizioni delle due parti. Sarà ora lo stato del Nebraska a prendere una decisione definitiva.

[via]

In qualità di Affiliato Amazon, iPhoneItalia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
Offerte Amazon di oggi