Apple chiede alla corte di Pechino di rimuovere il ban sulle vendite di iPhone 6

Apple ha chiesto alla corte di Pechino di rimuovere il blocco delle vendite di iPhone 6 e 6 Plus a causa della disputa legale con Shenzhen Baili relativa ad alcuni brevetti.

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Apple ha quindi richiesto alla “Beijing Intellectual Property Court” di rimuovere il blocco delle vendite su iPhone 6 e iPhone 6 Plus dopo la causa relativa ad alcune similitudini estetiche con lo smartphone Baili 100C. Apple sostiene che l’iPhone 6 presenta parecchie differenze estetiche (circa 13) e che quindi le accuse sono infondate e irragionevoli. L’avvocato di Apple, Yang Pu, ha sostenuto che i consumatori possono facilmente distinguere i due terminali.

Baili aveva depositato la sua causa di brevetto contro Apple nel dicembre 2014, in un momento in cui la società era vicina al finanziamento di due grandi investitori come Baidu. Al momento della decisione dello scorso giugno a favore di Baili, la società era insolvente. L’azienda però, stando a quanto dichiarato dalla società controllante Digione, è a tutti gli effetti un’entità non praticante che è rimasta operativa nelle sue funzioni necessarie. Ancora, in forma di patent-troll, Digione ha pensato di espandere il caso anche ai modelli di iPhone 6s e 6s Plus.

E’ interessante notare che il brevetto sul design dello smartphone 100C risale a marzo 2014, un periodo di tempo nel quale iniziavano a trapelare le immagini e gli schemi di quello che sarebbe diventato poi l’iPhone 6. E’ stato ipotizzato che Baili semplicemente ha scimmiottato il materiale fuoriuscito da Apple nel tentativo di ottenere un prodotto simile all’iPhone 6 prima del normale ciclo di aggiornamento del gigante tecnologico di Cupertino. L’azienda però nega con veemenza queste voci.

In ogni caso, la “Beijing Intellectual Property Court” non ha fornito un verdetto dopo la richiesta di Apple di ieri e quindi si attende l’esito del processo.

Fonte: AppleInsider

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