Addio divieto, lo smartphone potrà tornare nelle scuole italiane

Il ministero dell’Istruzione ha finalmente cambiato rotta e dal prossimo anno scolastico toglierà il divieto all’utilizzo degli smartphone in classe, introdotto per la prima volta nel 2007 dall’allora ministro Beppe Fioroni.

Student-iPhone

L’annuncio è stato dato dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, il quale ha definito questo divieto come un “atteggiamento luddista e oggi fuori dal tempo”.

Queste le sue parole: “Si tratta solo di prendere atto della realtà e trasformare uno strumento concepito solo come qualcosa da proibire in uno strumento utile per la didattica. Molto presto quasi tutte le scuole italiane saranno cablate e se saranno cablate dovremo dotare gli studenti di strumenti che probabilmente già hanno, per poter sviluppare una didattica orizzontale nell’utilizzo del digitale. Il tema è prevedere un uso del digitale nella didattica abbastanza normale, come già accade nella vita quotidiana di ragazzi e ragazze”.

Il sottosegretario ci tiene a precisare che questo non signifca consentire agli studenti di utilizzare il loro cellulare in qualsiasi momento durante le lezioni, magari per chattare con gli amici o stare su Facebook: “l’utilizzo dello smartphone non vuol dire stare al telefono o mandare messaggini. Il tutto rientra nel ‘Piano nazionale della scuola digitale’ varato dal Miur pochi mesi fa, che prevede anche classi con connessioni ultraveloci, studenti ‘interattivi’, edifici scolastici innovativi. I vantaggi di smartphone e tablet in classe sono numerosi, dal punto di vista didattico, per l’inclusione di alunni disabili, nella lotta al cyberbullismo, in quanto solo un uso consapevole di questi dispositivi può aiutare a sconfiggerlo”.

Queste dichiarazioni hanno però scatenato reazioni opposte, anche tra i docenti. C’è chi approva questa scelta, e chi invece ritiene che possa essere controproducente.

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