Malware sempre più all’attacco dei dispositivi mobile, anche in Italia

Check Point ha pubblicato l’ultima versione del Threat Index, dedicata ai tipi di malware coinvolti in aprile negli attacchi ai dispositivi di tutto il mondo.

XCodeGhost

In Italia, il tasso di infezioni è cresciuto sensibilmente, tanto che il nostro paese ha registrato più attacchi informatici in Europa, dopo Macedonia e Serbia (31esima posizione a livello mondiale). In Italia, la minaccia più temibile resta Conficker, il malware per PC che inizialmente attaccava partendo da Facebook e Skype, e che trasforma il computer in una bot; continua a diffondersi HummingBad, il malware che colpisce Android e installa un rootkit che lo rende il padrone del dispositivo mobile. Il terzo posto va a un’altra minaccia su Windows, Dorkbot: anche in questo caso, il PC viene trasformato in una bot, e invierà spam, ruberà informazioni riservate e sferrerà attacchi DDoS contro le sue vittime.

I dati rivelano una vasta gamma di minacce che le reti delle organizzazioni devono affrontare, e le sfide che i team di sicurezza informatica devono considerare, quando cercano di prevenire un attacco alle informazioni riservate della propria azienda. Tra le principali vi sono:

  • XcodeGhost, una versione compromessa della piattaforma di sviluppo Apple Xcode, che è ancora una minaccia imminente per i dispositivi mobili delle aziende, anche se Apple l’ha eliminato dall’App Store nel settembre 2015. In generale, gli attacchi verso iOS, per la prima volta, si sono posizionati tra i primi tre classificati tra i malware più comuni per i dispositivi mobili.
  • ll malware per Android HummingBad è ancora nella top 10 degli attacchi. Nonostante sia stato scoperto dai ricercatori di Check Point soltanto lo scorso febbraio, in breve tempo è diventato molto frequente, dimostrando che gli hacker vedono i dispositivi mobili Android come una falla di debolezza nella sicurezza delle aziende, e come bersagli potenzialmente ad alta resa.

Le tre varianti di malware contro i dispositivi mobili più diffuse negli ultimi mesi sono state:

  • HummingBad – Malware Android che istalla un rootkit persistente sul dispositivo, oltre a applicazioni fraudolente e, con poche modifiche, potrebbe innescare altre attività malevole, come l’installazione di key logger, il furto di credenziali, e scavalcare i sistemi di crittografia delle email utilizzati dalle aziende.
  • Iop – Malware Android che consente di installare applicazioni e che visualizza pubblicità eccessiva utilizzando l’accesso root del dispositivo mobile. La quantità di annunci e applicazioni installate rende difficile per l’utente continuare a utilizzare il dispositivo come al solito.
  • XcodeGhost – Come accennato in precedenza, una versione compromessa della piattaforma di sviluppo iOS Xcode. Questa versione non ufficiale di XCode è stata alterata, e inietta codice malevolo in tutte le app che sono state sviluppate e assemblate basandosi su questo servizio. Il codice iniettato invia le informazioni sull’app a un server C&C, consentendo all’app infetta di leggere la clipboard del dispositivo.

In pratica, Android rimane il bersaglio preferito dagli hacker, ma XcodeGhost ha dimostrato che nessuno può sentirsi al sicuro.

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