Amnesty International accusa i partner di Apple per lo sfruttamento del lavoro minorile

Amnesty International ha concluso una difficile inchiesta sullo sfruttamento del lavoro minorile per l’estrazione del cobalto in Congo. Questo materiale è indispensabile per la produzione delle batterie al litio e viene utilizzato da Apple, Samsung, Sony, Microsoft e da tante altre aziende, non solo tecnologiche.

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Secondo Amnesty International, Apple è una delle aziende che acquista il cobalto dal Congo, lì dove l’estrazione di questo materiale viene effettuata per lo più da minorenni. Certo, prima che arrivi ad Apple, il cobalto fa una serie di giri non da poco: i commercianti acquistano questo materiale dai piccoli produttori del Congo che si occupano di estrarlo, poi lo rivendono alla Congo Dongfang Mining che, a sua volta, è una filiale della Zhejiang Huayou Cobalt Ltd, uno dei più importanti rivenditori cinesi di minerali.

I produttori di batterie al litio sono quindi accusati di acquistare il cobalto dalla Zhejiang Huayou Cobalt Ltd, incuranti di quello che c’è dietro la sua estrazione.

Dall’indagine condotta da Amnesty International emerge che degli 87 minatori intervistati, 17 erano bambini che lavorano 12 ore al giorno nelle miniere, trasportando pesanti carichi di cobalto. La loro paga è di 1, massimo 2 dollari al giorno. Addirittura, un ragazzo di 14 anni ha detto di aver lavorato anche per 24 ore di fila all’interno delle miniere.

Dopo la pubblicazione di questa inchiesta, Apple ha subito rilasciato una dichiarazione alla BBC: “Il lavoro minorile non è mai tollerato nella nostra catena di fornitura e siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto per offrire garanzie su questo punto. Attualmente stiamo valutando decine di materiali diversi, tra cui il cobalto, con lo scopo di individuare i rischi sul lavoro e i rischi ambientali, così da trovare le giuste contromisure per risolvere ogni problema”

In effetti, Apple ha una sorta di codice che deve essere rispettato dai propri partner. I fornitori che violano le leggi sul lavoro minorile sono costretti ad eseguire le seguenti operazioni, pena la fine di ogni rapporto commerciale:

  • Finanziare il ritorno a casa del lavoratore
  • Finanziare l’istruzione del lavoratore in una scuola scelta da lui stesso o dalla sua famiglia
  • Continuare a pagare lo stipendio fino al raggiungimento della maggiore età
  • Offrire un posto di lavoro quando il ragazzo avrà l’età legale per lavorare
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