Apple ha pubblicato un documento di supporto nel quale spiega alcuni meccanismi di funzionamento della nuova funzione di WiFi assistito, in modo da aiutare gli utenti a capire quando è il caso di tenere attiva l’opzione.
Con iOS 9, Apple ha introdotto una funzione legata al WiFi e al nostro piano dati cellulare che, se da alcuni versi è utile, da altri è un disastro per i nostri pochi GB mensili. Parliamo di una funzione che ci permette di eseguire un cambio di connessione automatico dal segnale WiFi a quello cellulare (3G/4G) quando stabilità e qualità del segnale WiFi sono basse. Questo porta ad avere sempre la migliore connessione possibile in modo da non farci sperimentare lag o ritardi e farci apprezzare maggiormente l’esperienza d’uso del device.
Ma questa funzione rischia di farci consumare velocemente (e a nostra insaputa inizialmente, dato che la funzione è attiva di default) i dati del nostro piano dati mensile o settimanale. Infatti, in caso di basso segnale WiFi la navigazione in 3G/4G va a incidere parecchio sui piani limitati della maggioranza delle promozioni internet.
Ora scopriamo dei nuovi dettagli sulla funzione, direttamente dalle pagine del supporto Apple. Scopriamo tre informazioni fondamentali per capire se è preferibile tenere attiva la funzione o meno in base alle nostre esigenze. Innanzitutto scopriamo che la funzione di WiFi assistito non funziona quando si usa il roaming, poi scopriamo che si attiva solo con le app in esecuzione e che non resta attiva per le app che scaricano dati in background e, infine, che la funzione non si attiva con determinate app terze che sfruttano una grande quantità di dati come quelle di streaming video o audio.
Il consiglio è quello di abilitare la funzione se si ha un piano dati illimitato e di limitarne l’uso se ci sono delle soglie mensili o settimanali da rispettare. Alleghiamo qui il documento di supporto ufficiale di Apple con tutti i dettagli che vi abbiamo già elencato.
Fonte: CultOfMac
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