Tim Cook parla di iPhone 6S, della privacy degli utenti e delle app di default su iOS

Dopo aver presentato i nuovi iPhone 6S e 6S Plus, i nuovi iPad e la nuova Apple TV, Tim Cook ha fatto delle dichiarazioni interessanti su diversi argomenti, in occasione di un’intervista con John Paczkowski di Buzzfeed.

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Cook ha parlato innanzitutto della sua visita a sorpresa all’Apple Store di New York (Fifth Avenue) e poi ha trattato temi importanti come la privacy degli utenti e alcune considerazioni su iPhone 6S e iPad Pro.

Per quanto riguarda la privacy e le preoccupazioni suscitate dalla nuova opzione che terrà sempre attivo il comando “Hey Siri” su iPhone 6S, Cook ha specificato che Apple non ha accesso ad alcun tipo di dato e che le informazioni restano crittografate sul device. Ancora, Cook ha parlato dei nuovi iPhone definendoli come “un cambiamento sostanziale” nonostante il design uguale ai precedenti e ha sostenuto che la nuova funzionalità di “Live Photos” è una cosa che non c’era prima, nonostante alcuni altri concorrenti abbiano già creato delle funzionalità simili.

Parlando del 3D Touch, una delle caratteristiche distintive dei nuovi iPhone, Cook ha detto che questa tecnologia incrementa la produttività con l’iPhone e ha fatto un esempio riguardante le e-mail specificando quanto tempo si risparmia saltando i passaggi intermedi con il 3D Touch.

Cook ha parlato anche di iPad Pro, definendolo come un device capace di sostituire un computer per determinati tipi di utilizzo. “Penso che molte persone non compreranno mai un computer perchè siamo arrivati al punto in cui un iPad fa quello che molte persone chiedono ai propri computer“. Ovviamente questo dipende dalle esigenze dei vari consumatori. A questo proposito Cook ha parlato anche dei Mac dicendo che il futuro dei computer Apple resta solido e assicurato nel tempo.

Ma arriviamo alla domanda forse più interessante di tutta l’intervista. Parliamo di una domanda che non riguarda i nuovi device, ma una funzione che tanti utenti chiedono da anni: la possibilità di cancellare le app native di iOS. Cook ha detto che la questione è delicata perchè ci sono alcune app che sono parte integrante del software del telefono e che se rimosse potrebbero dare problemi ad alcune funzionalità, anche se comunque ci sono app di stock isolate che non creerebbero danni se rimosse. Cook ha anche riconosciuto che non tutte le app di default sono così fondamentali e ha anche specificato che Apple sta pensando di rendere possibile la rimozione di quelle “optional”.

Fonte: 9to5Mac

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