Quando Steve Jobs voleva silurare Jonathan Ive e quando vide il suo ultimo film con Tim Cook

Arrivano nuovi aneddoti raccontati nel libro “Becoming Steve Jobs”, in uscita nel nostro paese a partire dal 7 aprile. La storia di cui vi parliamo oggi riguarda Steve Jobs e Jonathan Ive. C’è anche una storia che racconta dell’ultimo film visto da Steve Jobs insieme a Tim Cook.

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La prima volta che Steve Jobs incontrò Tim Cook dopo il suo ritorno in Apple, le cose non andarono per il verso giusto. “Quando Steve entrò  nel mio studio” racconta Ive “mi disse che probabilmente sarei stato licenziato molto presto“.

Jony Ive lavorava già in Apple da qualche mese quando Steve Jobs fu richiamato per risollevare le sorti dell’azienda. La scelta di silurare Ive non era dovuta a divergenze personali o ad altri problemi – in fondo i due non si conoscevano ancora bene – quanto piuttosto alla volontà di assumere come capo designer Hartumt Esslinger, fondatore della Frog Design e assistente di Jobs alla NeXT.

Esslinger è stato il creatore della “Snow White”, il linguaggio visuale usato da Apple negli primi anni ’80 su diversi computer, come l’Apple IIc. Fu anche lui l’ideatore della forma a cubo del NeXT, visto che il designer decise di seguire Steve Jobs quando fu cacciato da Apple.

Oltre ad Esslinger, Jobs voleva portare in Apple anche Richard Sapper, il designer che realizzò il ThingPad di IBM, ma l’impavido ragazzo rifiutò perchè non voleva lavorare in una “piccola società“.

Alla fine, Jobs decise di dare fiducia a Jony Ive. E tutti sappiamo come è andata a finire…

Altro aneddoto: pochi giorni prima di morire, Steve Jobs e Tim Cook guardarono un film insieme nella casa del co-fondatore di Apple. Il film era “Remember The Titans”, conosciuto in Italia con il titolo de “Il Sapore della Vittoria”. Il protagonista è Denzel Washington, che nel film veste i panni di un allenatore scelto per allentare una squadra di football composta da giocatori bianchi e neri. Si trattava di una delle prime squadre “miste” negli anni ’70 e nel sud degli Stati Uniti, per cui questo il film ha una forte valenza sociale. L’allenatore Washington dovrà vedersela anche con l’ex mister della squadra, allenatore bianco e molto rispettato in città. Nel corso del tempo, i due diventeranno amici e alleneranno insieme la squadra…

Il film venne scelto da Steve Jobs il venerdì prima della sua morte. Anche Tim Cook rimase sorpreso dalla scelta, visto che non era propriamente il genere che piaceva a Jobs (poco appassionato di sport…). In realtà, Jobs scelse quel film perchè vedeva molti parallelismi con Apple, dalla trasformazione di una squadra disarmonica in un team vincente, fino al rispetto delle diversità e dei compagni di squadra. Altro parallelismo riguardava i due protagonisti: l’allenatore nero era impulsivo, grintoso e passionale, il mister bianco era invece molto più timido e ragionevole. Insomma, Steve Jobs da una parte, Tim Cook dall’altra…

Questi e altri aneddoti sono raccontati nel libro. Su Amazon è già possibile pre-ordinarlo al prezzo di 16,92€, direttamente da questo link.

Nelle ultime ore, uno dei due autori del libro ha raccontato del suo rapporto con Steve Jobs. Queste le parole di Brent Schlender: “E’ stato sempre un rapporto di tipo professionale. Io ero lo scrittore, lui il soggetto del mio libro. Negli ultimi anni sono aumentate le telefonate e le interviste, poi ho iniziato anche a fargli visita in ospedale quando stava male. Più volte ho visitato anche casa sua e ho conosciuto la usa famiglia.”

 

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