Apple nega ogni coinvolgimento nella NSA

Ieri vi abbiamo spiegato come la NSA installava spyware negli iPhone per spiare i dispositivi di persone ritenute “pericolose” per la sicurezza degli USA, con l’esperto di sicurezza Jacob Appelbaum che ha alimentato dubbi sul possibile coinvolgimento diretto di Apple. Oggi, l’azienda di Cupertino ha smentito ogni coinvolgimento.

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Al momento, dice Appelbaum, non è chiaro se Apple abbia collaborato per permettere la creazione dell’exploit grazie al quale era possibile installare tale spyware. Sembra, però, che la NSA abbia agito da sola, riuscendo a collezionare una serie di exploit dei vari smartphone (iOS e Android) utili per installare questi spyware. Non sappiamo, però, se tali exploit siano ancora presenti o se Apple li abbia finalmente corretti, ma una cosa è certa: Apple, Microsoft, Google e le altre aziende indirettamente coinvolte hanno fatto pressione affinché l’operato della NSA venga circoscritto a pochi casi (e solo gravi, come ad esempio minacce terroristiche) e solo con l’autorizzazione di un altro ente collegato direttamente alla Casa Bianca.

Per frugare ogni dubbio, Apple ha voluto ancora una volta ribadire la propria estraneità ai fatti:

Apple non ha mai lavorato con la NSA per creare una backdoor sugli iPhone. Inoltre, siamo consapevoli del fatto che il programma della NSA di cui tanto si parla abbia preso di mira i nostri prodotti. Ci preoccupiamo profondamente della privacy dei nostri utenti e della loro sicurezza, abbiamo un team che lavora costantemente per rendere i nostri prodotti sempre più sicuri e ci preoccupiamo di convincere i nostri utenti ad avere il software dell’iPhone sempre aggiornato, non solo per avere le nuove funzioni, ma anche per ottenere una sempre maggiore sicurezza

Ogni volta che sentiamo parlate di tentativi di attacco che cercano di minare la sicurezza di Apple, leader nel settore, iniziamo ad indagare in modo approfondito per proteggere da subito i nostri clienti. Continueremo ad utilizzare le nostre risorse per stare al passo con hacker e malintenzionati, e per difendere i nostri clienti dagli attacchi, a prescindere da chi li abbia attuati.

 

 

 

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