La parola frammentazione la conoscono molto bene i possessori di device Android e appassionati del sistema operativo libero creato da Google. Gli utenti di iOS invece sono più tranquilli e meno turbati da questa parola.
La frammentazione è stata una delle problematiche maggiori per Android, fin dal suo debutto. Il problema risiede nella distribuzione del software Android: Google lo rilascia liberamente ma poi tocca ai produttori di ogni dispositivo ottimizzarlo e modificarlo ad hoc per il dispositivo da commercializzare. Apple invece taglia questo passaggio e, progettando direttamente il software per i dispositivi che lo utilizzano, rilascia direttamente la versione finale all’utente, che può da subito beneficiare delle novità e delle caratteristiche del sistema.
Ogni modello di distribuzione del software ha dei vantaggi e degli svantaggi: se Android ha un sistema aperto e più personalizzabile, iOS è più snello e rapido nella distribuzione agli utenti finali. Ma non solo. Android permette ai consumatori di scegliere molti più tipi di prodotti a differenza di Apple che ha sul mercato una cerchia ristretta di prodotti, seppure con una maggiore compatibilità delle app per quel tipo di sistema (le app per iOS funzionano in media sul 90% dei dispositivi iOS). E’ quindi impossibile dire quale sistema sia il migliore: ognuno ha i suoi pregi e difetti. C’è solo da sottolineare oggettivamente che per quanto riguarda la frammentazione, Android è più colpito di iOS.
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