7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 09/11

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

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Secondo una Ricerca di 1&1 il 67% degli italiani è pronto ad avviare la propria impresa

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Il 67% circa degli adulti italiani ha seriamente preso in considerazione l’idea di avviare una propria attività, secondo una recente ricerca diffusa alcuni giorni fa da 1&1 Internet. Il dato raccolto intervistando circa 1.400 utenti italiani mostra che negli ultimi anni molti di loro hanno seriamente analizzato le opportunità disponibili al fine di incrementare il reddito familiare. Il minimo guadagno “atteso” per prendere in considerazione l’idea di avviare un’attività extra è di circa €29.703 l’anno. Lo studio suggerirebbe comunque che lo spirito imprenditoriale italiano si conferma forte. 1&1 suggerisce a chiunque desideri avviare un nuovo progetto di business, di prendere in considerazione gli strumenti e le soluzioni “online” disponibili oggi sul mercato, perché realmente capaci di aumentare le opportunità di successo e al contempo di garantire più flessibilità nel lavoro di tutti i giorni.

Il 67% circa degli utenti intervistati ha “seriamente preso in considerazione” l’idea di avviare un’attività in proprio. Sembra ci sia una leggera variazione delle percentuali tra i sessi – 71% degli uomini intervistati, contro il 64% delle donne. Se dividiamo per città, Bari evidenzia il tasso più alto di “ambizioni”, con il 78,6% degli intervistati che si dichiara pronto ad avviare un’attività imprenditoriale. Seguono da Napoli (75,4%) e Reggio Calabria (74,4%). Gli utenti di Genova sono i più “riluttanti all’idea”, con solo il 57,4% che si dichiara interessato.

Circa il 18,9% degli intervistati ha pensato di avviare una propria attività in parallelo all’impiego attuale, con l’obiettivo di potenziare il reddito familiare. Altre motivazioni primarie emerse nelle risposte includevano ad esempio l’opportunità di essere “il capo di se stessi” (17,3%), il raggiungimento di un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata (12,7%), la passione per un hobby (20,4%). Non sorprende forse il dato che attesta che il desiderio di avviare un’azienda diminuisce con l’avanzare dell’età. Gli intervistati che hanno tra i 25 e i 34 anni sono maggiormente orientati all’idea di lanciare un business.

Un interessante aspetto della ricerca effettuata tra gli utenti italiani, è il dato medio di fatturato “secondario” atteso per prendere in considerazione seriamente la decisione di avviare una start-up. Il totale lordo medio atteso è di €29.703 per anno. Questo dato è molto più basso rispetto a quello registrato in Germania, con un’attesa media dichiarata molto più alta, di circa €52.000. A seguire America, con circa €39.000 e Spagna, con un’attesa di circa €34.000. Sia i cittadini francesi che quelli polacchi hanno dichiarato che “potrebbero dirsi felici” con un guadagno più basso, che si attesta su €25.700 per la Francia e su soli €12.480 per la Polonia.

Robert Hoffmann, CEO Hosting 1&1 Internet, commenta: “Grazie a Internet oggi è molto più facile avviare un’attività commerciale. Un potente sito e i giusti strumenti per attrarre clienti possono spesso rappresentare la chiave di volta per trasformare un’idea di business in un reale successo. Esistono pacchetti moderni di soluzioni per i siti internet in grado di fornire tutti gli strumenti di eBusiness necessari ad attrarre, interagire e intrattenere relazioni con gli utenti online – già ottimizzati per posizionare il proprio sito in cima nei motori di ricerca e per connettersi alle community su Internet, come Facebook, Twitter ed eBay. Con strumenti così potenti a disposizione sul web, creare un sito Internet senza avere alcuna abilità a livello software o di programmazione, è più facile di quanto si pensi – il risultato è che un’attività parallela o un hobby possono non solo diventare economicamente praticabili e profittevoli, ma anche garantire un buon equilibrio tra lavoro e vita privata”.

Lo Psicologo di Internet Graham Jones crede fermamente che gli strumenti Internet-based possano seriamente aiutare gli imprenditori a raggiungere il successo.

Jones commenta: “Una ricerca svolta negli ultimi anni ha mostrato che quando le persone utilizzano Internet come focus del proprio business, la loro produttività sale. Se solo più persone sfruttassero gli strumenti disponibili online, anche loro potrebbero avviare imprese redditizie utilizzando l’ampio know-how fornito dalla rete per garantirsi un vantaggio competitivo”.
HTC svela il lato social del calcio: i tifosi allo stadio vincono la partita dei tweet

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Una ricerca condotta da HTC ha rivelato che i tifosi allo stadio sono più “social” degli sportivi da divano e “cinguettano” in maniera più attiva, sia a livello di volume che di varietà dei dibattiti, generando più di un terzo (34%) di tutti i Tweet prodotti localmente per ogni partita.

Uno studio unico nel suo genere che ha analizzato i cinque match di apertura del primo girone della UEFA Champions League, dai quali è emerso che i tifosi allo stadio twittano fino a otto volte più dei tifosi davanti alla TV, commentando le azioni, i giocatori, i goal e condividendo foto per far sapere a chi era a casa la posizione privilegiata di fruizione del match.

I grandi appuntamenti calcistici sono ormai entrati a far parte dei feed di Twitter, con fino all’83%2 dei tifosi che segue i match non solo dallo schermo televisivo, ma anche dal display del proprio smartphone, strumento ormai indispensabile per sentirsi al centro della sfida. Nulla supera però l’emozione della partita vista allo stadio, dove l’atmosfera unica tra gli spalti genera le conversazioni social più svariate tra i tifosi.

Confrontando per la prima volta le interazioni prodotte allo stadio con i Tweet provenienti dal resto del pubblico, lo studio condotto da HTC ha riscontrato che la singolare partita dei tweet è vinta senza ombra di dubbio dai tifosi tra gli spalti che si dilettano come dei veri e propri telecronisti 2.0 commentando il risultato (24% dei Tweet), i goal (23% dei Tweet) e le scelte degli allenatori (14% dei Tweet), senza dimenticare di vantarsi per la posizione privilegiata di visione, come testimoniano i numerosi autoscatti e i quasi 3.000 Tweet che citano gli stadi stessi.

Lo studio ha anche analizzato i risultati della singolare partita a colpi di social media tra le tifoserie dei diversi paesi europei. L’Inghilterra si aggiudica il match, con i tifosi del Chelsea FC che si sono dimostrati i più attivi su Twitter (129 Tweet su 100 partecipanti), mentre la Germania con i tifosi del Bayern Monaco FC si è rivelata la nazione meno social (con soli 1,8 Tweet su 100 partecipanti), forse complice la facile vittoria sul PFC CSKA Moskva.

Si registra un sostanziale pareggio tra i tifosi allo stadio in Spagna (Camp Nou), in Italia (Stadio Giuseppe Meazza) e in Francia (Stade Vélodrome) con oltre l’87% della conversazione social totale svolta tra gli spalti.3 Lo studio ha anche riscontrato che i volumi della conversazione allo stadio e fuori riflettono anche il ‘rumore’ sociale della fanbase del paese nel suo complesso, con la Germania e l’Italia tranquille sia dentro che fuori lo stadio.

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Dallo studio emerge anche un altro dato interessante: gli hashtag utilizzati dai club si qualificano come l’evoluzione dei cori da stadio e veri e propri “inni social”, un nuovo modo in cui i tifosi possono far emergere la propria identità e la propria passione calcistica. Popolari in Francia, Italia e Regno Unito, gli hashtag dei club sono stati utilizzati oltre 1.000 volte ognuno.

Lo studio ha, infine, analizzato anche il ruolo giocato ufficialmente dai Club sui social media. Allo stadio Stamford Brigde, dove i tifosi britannici hanno vinto senza difficoltà la partita dei tweet, l’account ufficiale di club @chelseafc ha prodotto solo 38 tweet, lasciando che la conversazione dei tifosi fluisse autonomamente. In Francia invece, l’account ufficiale del team Olympique Marsiglia @OMOfficiel si è distinto con 182 Tweet durante la partita per supportare i tifosi con contenuti extra e approfondimenti.

Philip Blair, Presidente EMEA di HTC, ha commentato: “I risultati di questo studio unico mostrano quanto sia significativa la portata della comunicazione sui social media nel corso delle partite, soprattutto in considerazione del consistente contributo dei tifosi presenti allo stadio. Un’ulteriore dimostrazione del fatto che lo smartphone è ormai divenuto uno strumento indispensabile, anche quando si tratta di guardare lo sport dal vivo. Goal e azioni sono ora celebrati in tempo reale con Tweet e applausi. Sarà sempre ​più interessante vedere come, in futuro, migliaia di aspiranti reporter, riuniti insieme nello stesso stadio, possano accrescere e cambiare le nostre esperienze sportive.”

Infografica LG: L’evoluzione del TV, dal bianco e nero all’OLED Curvo

LG, da sempre protagonista dell’innovazione nel settore Home Entertainment, presenta un’infografica che mostra come il televisore si sia evoluto negli anni, partendo dalla trasmissione delle immagini in bianco e nero fino ad arrivare all’avanguardia tecnologica con il TV OLED Curvo.

Copia di Infografica OLED TV_VERTICALE v4

Huawei e Everythig Everywhere lanciano la rete 4G più veloce al mondo

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Huawei ha presentato in partnership con Everything Everywhere la rete più veloce del mondo 4G LTE-Advanced (LTE-A). Ad oggi la tecnologia è disponibile in una delle zone più importanti di Londra, la Tech City, con l’obiettivo di espandere i servizi a tutta la città nel corso del 2014 , offrendo velocità di banda larga mobile fino a 300 Mb/s.

La velocità e la capacità della rete sono attivate attraverso la tecnologia Carrier Aggregation (CA), una caratteristica fondamentale dell’LTE-A, che permette connessioni wireless a banda larga di ultima generazione con circa il doppio della velocità rispetto alle attuali reti mobili LTE. EE avvierà ufficialmente il servizio per i propri clienti all’inizio di dicembre, offrendo WiFi in mobilità nella zona della Tech City. La rete, disponibile da questa settimana, è stata presentata da Olaf Swantee, Amministratore Delegato di EE, nel corso del Huawei Global Mobile Broadband Forum di Londra.

Olaf Swantee, Amministratore Delegato di EE, ha commentato: “Oggi entriamo nella nuova era delle tecnologie mobili 4G del Regno Unito. La nostra rete 4G attualmente offre incredibili velocità di fruizione dei dati in mobilità e serve milioni di persone in tutto il paese, ma non abbiamo intenzione di accontentarci perché siamo consapevoli che l’utilizzo di dati mobili sta continuando ad aumentare rapidamente. La rete che abbiamo sviluppato è la prima parte di una infrastruttura in grado di soddisfare le future esigenze dei consumatori e delle imprese”.

Victor Zhang, Amministratore Delegato di Huawei Regno Unito, ha commentato: “Questo annuncio non è solo un passo fondamentale nella realizzazione del futuro delle infrastrutture a banda larga mobile del Regno Unito, ma è anche un momento importante per il business di Huawei UK. Operiamo in questo mercato da dodici anni e siamo impegnati a migliorare l’infrastruttura nazionale di telecomunicazioni per l’intero paese. Siamo orgogliosi di aver lavorato a stretto contatto con EE e continueremo a collaborare con tutti i partner del Regno Unito, confermando il nostro impegno a investire sul territorio 1,3 miliardi di sterline nei prossimi cinque anni”.

La rete LTE-A segna un grande passo avanti nelle comunicazioni mobili, a seguito del rollout dei servizi LTE. Le tecnologie di base della piattaforma Huawei LTE-A sviluppate per EE includono la soluzione CA, che consente la piena utilizzazione delle risorse di spettro a più bande di frequenza. Oltre a permettere alta larghezza di banda, la tecnologia CA garantisce la compatibilità con le reti LTE esistenti per facilitarne la migrazione senza soluzione di continuità.

La rete LTE-A migliora le capacità dell’LTE standard e consente l’utilizzo dello spettro in maniera più flessibile ed efficace e con un’architettura più semplice, consentendo agli operatori di garantire applicazioni mobili e multimediali ad alte prestazioni tra cui la videoconferenza, la trasmissione di contenuti ad alta definizione, il download di video ad alta velocità e il social networking. La tecnologia LTE-A offrirà ai clienti di EE l’esperienza a banda larga mobile più veloce al mondo.

L’ecosistema di dispositivi LTE-A si sta sviluppando rapidamente. Si prevede che le prime unità WiFi saranno introdotte da Huawei nella prima metà del 2014, mentre i terminali saranno disponibili nella seconda metà dell’anno. Huawei sta già lavorando con EE per consegnare tre dispositivi che consentiranno ai clienti di usufruire di servizi superveloci sulla rete 4G.

LG G Pad 8.3 sbarca in Italia

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Sbarca in Italia il nuovo LG G Pad 8.3, appositamente pensato per conquistare il mercato dei tablet. Il nuovissimo dispositivo della Serie G integra tutte le caratteristiche principali degli smartphone top di gamma di LG tra cui il primo display IPS Full HD su un tablet da 8”. Il G Pad 8.3 è il miglior tablet per chi vuole godersi i propri contenuti in totale libertà e con la massima qualità.

Pur dotato di un ampio display, LG G Pad 8.3 vanta un form factor sottile con cover in alluminio monoscocca, che lo rende particolarmente compatto e maneggevole. LG G Pad 8.3 integra il massimo della portabilità con il vantaggio di una potente batteria da 4600mAh, garantendo un uso prolungato in soli 338 grammi – il peso di un quotidiano.

Inoltre, grazie al processore Qualcomm Snapdragon™ 600 con CPU Quad-Core da 1.7GHz LG G Pad 8.3 ottimizza l’esperienza di visione, rendendola più veloce e fluida, consentendo agli utenti di usufruire dei contenuti Full HD senza alcun compromesso.

LG G Pad 8.3 risponde alle esigenze dell’era della convergenza, migliorando la connettività tra i vari device. Grazie all’esclusiva app QPair, permette di collegare il proprio smartphone Android a G Pad 8.3 e di ricevere notifiche di chiamata e SMS direttamente sul tablet (con possibilità di rispondere agli SMS direttamente da G Pad). È anche possibile utilizzare l’ultima app aperta sullo smartphone e attivare l’hotspot Wi-Fi dello smartphone per navigare in Internet direttamente con G Pad. E non è tutto…con QuickMemo potranno essere salvate e condivise su entrambi i dispositivi in modo semplice e immediato tutte le note create sul proprio smartphone.

LG G Pad 8.3 offre molte funzionalità utili nella vita di tutti i giorni, assicurando una maggior capacità multitasking e funzionalità UX uniche, massimizzate grazie all’ampio display Full HD da 8.3 pollici:

  • Slide Aside, per una capacità multitasking senza interruzioni, basta far scorrere di lato le app aperte con un movimento a tre dita;
  • QSlide, per gestire più app diverse in una finestra, proprio come sul PC;
  • Toc-Toc, per accendere e spegnere il dispositivo semplicemente toccando il display con un doppio “tap”.
LG G Pad 8.3 è disponibile nelle colorazioni bianca o nera al prezzo di € 299.90.

Nasce Appstorming: un nuovo modo di fare innovazione

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Il contesto storico in cui ci troviamo vede le soluzioni e le applicazioni che le tecnologie offrono alla vita di tutti i giorni nascere spesso dal basso. Mentre, fino a qualche tempo fa, erano le grandi aziende a sviluppare soluzioni in grado di sfruttare commercialmente le potenzialità della tecnologia, oggi le dinamiche si sono ribaltate, tanto che una gran parte delle applicazioni che hanno avuto successo ed hanno generato business sono state prodotte da singoli sviluppatori, appassionati o piccole software house indipendenti.

E’ in questo inedito scenario che prende vita Appstorming (www.appstorming.it), startup italiana la cui mission è quella di selezionare, direttamente dal mercato e dalla strada, le soluzioni tecnologiche e le applicazioni con i modelli di business più interessanti e supportarle nell’uscita dall’anonimato attraverso azioni di comarketing con le aziende che hanno voglia di interagire con il proprio pubblico.

Appstorming vuole sostenere le idee che naturalmente vengono dal basso e, attraverso un’attenta analisi delle tendenze presenti e future, progettare momenti di marketing e comunicazione da realizzare autonomamente o da proporre alle grandi aziende che hanno interesse ad aprire nuovi mercati e nuove opportunità di visibilità.

Se è vero, come è vero, che i possessori di smartphone in Italia sono circa 32 milioni e che una grande parte lo considera talmente importante da guardarlo 150 volte al giorno (un’occhiata ogni 6 minuti circa), si capisce come ormai la tecnologia non debba essere più considerata come un media, non più come un mezzo per raggiungere il target, bensì come un vero e proprio senso aggiuntivo con il quale le persone interagiscono con la propria realtà. Una propagazione di se stessi che può essere stimolata così come nel marketing sono stimolati la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto e il gusto.

La prima esperienza a supporto di un’applicazione è stata la progettazione e la realizzazione del flash mob Gangnam Style il 10 novembre 2012 a Roma in Piazza del Popolo: 30.000 ragazzi da tutta Italia, un unico enorme tappeto danzante sulle note del tormentone Gangnam Style. In quell’occasione 3000 persone avevano scaricato Music Mob, l’applicazione che permette la sincronizzazione assoluta di un brano fra tutti gli smartphone dei partecipanti, creando così un sistema capillare di riproduzione audio (3000 smartphone agganciati = 3000 amplificatori sparsi nella piazza). Un evento di risonanza mondiale, che ha dato ad Appstorming la possibilità di entrare in contatto con tanti organizzatori di flash mob da tutte le parti del mondo: volevano conoscere gli artefici di uno dei massive flash mob più numerosi mai realizzati.

Ad un certo punto del nostro cammino ci siamo resi conto di avere tra le mani un bacino di persone che, se ben indirizzato, aveva dalle potenzialità enormi – racconta Manfredi Galano, fondatore e direttore della comunicazione di Appstorming – Gli organizzatori di Flash Mob molto spesso rispondevano a un identikit ben preciso: molto giovani, dinamici, profondi conoscitori delle logiche del web e dei relativi strumenti di comunicazione, attenti ai trend e affascinati dalle innovazioni tecnologiche, poco interessati alla politica e ai media tradizionali ma con le orecchie sempre aperte alle cosiddette power news. Chi meglio di loro poteva darci spunti di marketing e di comunicazione utili per la nostra attività? Chi meglio di loro poteva farci capire, realmente e approfonditamente, quali sono i mercati negli altri paesi, quali le mode che attecchiscono e quali (e perchè) quelle che non attecchiscono? Chi meglio di loro inquadra il prototipo di digital Cool Hunter?”.

Appstorming ha così creato una vera e propria rete: nativi digitali sparsi per il mondo ai quali chiedere informazioni dirette sulla loro realtà e sulle loro mode o ai quali sottoporre le app più interessanti per avere un quadro delle potenzialità e dei rischi oltre che dei possibili margini di miglioramento.

Appstorming vuole dunque offrire agli sviluppatori un interlocutore in grado di rendere le app commercializzabili e appetibili per le aziende e offrire alle aziende un interlocutore in grado di individuare possibilità di marketing e di comunicazione grazie al loro utilizzo.

 RCS Education ed Erickson lanciano il nuovo progetto Ogni bambino è unico per l’editoria scolastica inclusiva

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RCS Education, la divisione di RCS Libri leader nell’editoria scolastica italiana, e Erickson, editore e centro in tema di educazione, psicologia e didattica, presentano Ogni bambino è unico, un progetto per la didattica inclusiva che caratterizzerà l’offerta adozionale e parascolastica 2014 di Fabbri per la scuola primaria.

Ogni bambino è unico è frutto della collaborazione tra i due editori, accomunati dal medesimo intento di promuovere il costante sviluppo e l’innovazione di una didattica realmente inclusiva che garantisca, promuova e faciliti l’accesso all’apprendimento da parte di tutti gli alunni.

Gli insegnanti si trovano infatti di fronte a classi sempre più eterogenee, con alunni molto differenti tra di loro per abilità di apprendimento, provenienza, capacità relazionali ed emotive, così come per situazioni di evidente difficoltà, come nel caso degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), al cui interno troviamo i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), ma anche le problematicità psicologiche, comportamentali, linguistiche, lo svantaggio sociale e culturale”; osserva Dario Ianes, docente ordinario di didattica speciale all’Università di Bolzano e cofondatore del Centro Studi Erickson.

“La chiave di volta del progetto è la proposizione di un unico supporto didattico polivalente per l’intera classe“, dichiara Mila Valsecchi, direttore commerciale di RCS Education, “traducendo in normalità didattica le specificità richieste dagli alunni con BES”.

RCS Education e l’équipe di specialisti Erickson (psicologi dell’apprendimento, pedagogisti, insegnanti specializzati ed esperti in tecnologie dell’educazione) hanno lavorato all’evoluzione dei supporti didattici ritenuti “normali” e abitualmente utilizzati dagli studenti, arricchendoli di schede, attività e materiali aggiuntivi differenziati e adattati (su carta nella parascolastica e su digitale nell’adozionale), materiali quindi efficaci per la situazione “speciale” degli alunni con difficoltà.

In questo modo si riesce quindi a dare una risposta mirata in ottica inclusiva, a trovare il “punto di contatto” tra la necessità di individualizzazione dell’alunno in difficoltà e la didattica ordinaria della classe, una modalità di apprendere che non separa o emargina ma unisce, supporta e facilita grazie anche alla preziosa risorsa “compagni di classe”, con il lavoro in gruppi cooperativi e di tutoring tra alunni.

Con il progetto Ogni bambino è unico, RCS Education ed Erickson danno forza ed espressione agli obiettivi di inclusione che permeano la scuola italiana, assicurando ad ogni alunno i mezzi e la possibilità di esprimere il proprio potenziale senza essere escluso o diverso, partendo proprio dal testo scolastico.

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