BlackBerry Z10, un’occasione sprecata [MWC 2013]

Durante Show Stoppers, mini-fiera che ha anticipato il Mobile World Congress 2013, iPhoneItalia ha potuto toccare con mano il nuovo Z10 di BlackBerry, smartphone con cui la neonata BlackBerry (ex-RIM) prova ad invertire una tendenza che, dopo tanti successi, nell’ultimo periodo stava trascinando verso il baratro l’azienda. Peccato, però, che ci riesca solo a metà.

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Lo Z10 è il primo dispositivo BlackBerry 10 e presenta alcune caratteristiche di tutto rispetto, tra cui un display da 4.2” con risoluzione di 1,280 x 768 – 356 ppi – e con misure pari a 13,0 mm x 6,6 mm x 9,3 mm. Il peso dello Z10 è di 138 grammi.

Il dispositivo, composto di alluminio e plastica rigida, contiene al suo interno un processore dual-core Snapdragon S4 Plus da 1.5GHz con 2GB di RAM, una batteria removibile da 1,800mAh, uno slot microSD (che supporta fino a 32GB) ed una microSIM, nonché Bluetooth 4.0, NFC, LTE e Wi-Fi a/b/g/n.

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Pur rappresentando una vera e propria svolta per gli utenti e per la stessa BlackBerry, il nuovo Z10 mantiene una caratteristica particolarmente apprezzata dagli utenti BlackBerry: il LED rosso per le notifiche. Lo smartphone utilizza anche una fotocamera frontale da 2 megapixel, capace di registrare video a 720p, ed una posteriore da 8 megapixel, capace invece di girare video a 1080p. Il sistema operativo, come già accennato, è il nuovo BlackBerry 10 OS.

Dopo la carrellata di rito sulle caratteristiche del BlackBerry Z10, passiamo alle nostre impressioni “a caldo” dopo aver provato il telefono.

Appena acceso lo Z10, ci siamo subito accorti che qualcosa non andava (e non sarebbe andato) bene. BlackBerry ha deciso di rimuovere il tasto Home dal suo Z10 per sostituirne le funzioni con gestures touch-based. Fin qui, nessun problema. Provando ad accendere il telefono (che abbiamo trovato con l’app Fotocamera già aperta) non riuscivamo a capire come uscire e tornare alla Home. Incredibile, ma vero. E anche dopo aver capito quale fosse la gesture per terminare un’app (slide dal basso verso l’alto) abbiamo tristemente scoperto che la stessa gesture si comporta in modo diverso a seconda delle situazioni e non risulta particolarmente comoda durante l’utilizzo intenso del telefono.

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Se questo tipo di soluzione ha creato problemi a noi “del settore”, immaginate soltanto quanto potrebbe essere difficile, per un utente alle prime armi, interagire con il BlackBerry Z10 senza un pulsante Home fisico (in stile iPhone) o tattile (come per molti smartphones Android), specialmente se si hanno difficoltà a memorizzare (non tanto nella teoria, quanto nella pratica) le gestures in questione. Si rischia concretamente di non poter utilizzare il telefono, esattamente come è capitato a noi nei primi minuti.

Cercando di proseguire nella recensione del terminale, che viene comunque penalizzata nettamente da quanto esposto in precedenza, l’OS pensato da BlackBerry per lo Z10 risulta un ibrido perfetto tra iOS e Android dal punto di vista grafico, forse con qualcosa in più del primo rispetto al secondo. Per quanto riguarda l’intuitività del telefono, il BlackBerry Z10, proprio perché sposa alcuni elementi grafici già noti, risulta molto semplice da usare (eccezion fatta per la questione dell’all’assenza del tasto Home). All’utente viene fornita una schermata Home con tutte le icone delle applicazioni che possono essere lanciate con un semplice tap su di esse (per chiudere vi abbiamo già detto come fare, per evitare di rimanere bloccati…). Ogni tanto capita di assistere a qualche leggera indecisione del sistema operativo, che possiamo comunque giustificare vista la giovane età del nuovo sistema di BlackBerry.

Anche il prezzo – specialmente se messo in relazione con le caratteristiche dello Z10 – non premia il lavoro svolto da BlackBerry: 700€ per il mercato italiano.

Ci teniamo a sottolineare che ci siamo avvicinati al BlackBerry Z10 con estremo entusiasmo, vista la curiosità e l’attesa che questo dispositivo ha saputo creare attorno a se. Entusiasmo che, però, è venuto meno ancor prima di poter provare in modo intenso il dispositivo. Dispiace, perché l’idea alla base dello Z10, per quanto chiaramente ispirata ad iOS e Android, era davvero buona, ma è stata concretizzata male.

Provaci ancora, RI… BlackBerry!

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