Si è conclusa la prima parte della causa voluta da Apple contro Amazon per l’utilizzo improprio del termine “App Store”. La causa è stata intentata nel 2012, dopo che Apple aveva chiesto, invano, che Amazon non utilizzasse più il nome “App Store” per identificare il relativo negozio virtuale di applicazioni.
Il giudice ha in parte respinto le richieste dell’azienda di Cupertino, stabilendo che Apple non può accusare Amazon di pubblicità ingannevole, mentre l’istanza per violazione del marchio non è stata respinta e si andrà quindi a processo.
Amazon aveva cercato di difendersi affermando che il termine “App Store” è troppo generico per poter essere considerato un marchio registrato.