Apple contro i “download bot” dell’App Store

Ad inizio 2012 era stata scoperta una pratica poco corretta portata avanti da alcuni sviluppatori che consentiva a quest’ultimi di scalare con semplicità le classifiche dell’App Store. Apparentemente, alcuni dev utilizzavano determinati servizi per sponsorizzare la propria applicazione e per farle guadagnare una delle prime posizioni all’interno della “Top 25” dello store di Apple usando una serie di “download bots”, ossia falsando il numero dei download.

Per come funziona l’App Store, qualsiasi applicazione che entra nella Top 25 delle applicazioni (gratis o a pagamento) vede di solito un importante aumento dei download. Questo perché sfogliando l’elenco delle app, questo è diventato il modo principale modo per gli utenti iOS di “scoprire” nuovi titoli.

Naturalmente, tutto questo potrebbe cambiare nel prossimo futuro grazie alla recente acquisizione di Chomp da parte di Apple. La società dietro il popolare software per la scoperta di applicazioni dovrebbe essere pesantemente coinvolta in un prossimo ridisegno tecnico dell’App Store.
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