In una storia alquanto curiosa riportata dai Mauro Ravarino di Linkiesta sembrerebbe che, secondo l’ammissione degli stessi dirigenti dell’azienda californiana, il più fornito museo sulla storia ed i dispositivi Apple sia proprio nel nostro paese. E’ alquanto probabile, tuttavia, che non né abbiate mai sentito parlare, soprattutto per via del luogo in cui esso si trova: sarebbe posizionato infatti nello scantinato di una scuola media a Quiliano, in provincia di Savona.
Il numero di oggetti presenti nella suddetta collezione conterebbe all’incirca 7,000 pezzi, tutti completamente funzionanti, compresa la console di gioco Pippin, mai riuscita a decollare. Questo museo avrebbe ricevuto il riconoscimento, da parte della stessa azienda, di essere il più fornito al mondo, nonostante si trovi in un luogo alquanto inusuale: il seminterrato di una scuola media, caratterizzata da ambienti scarni, spartani e che non presentano alcun intervento da parte di architetti e designer. Il nome è “All About Apple”, e possiede anche un sito ufficiale, su cui è presente ora un ricordo dedicato a Steve Jobs. Il tutto ha avuto inizio nel 2002 grazie ad Alessio Ferraro, informatico savonese, che avrebbe proprio in quell’anno iniziato a collezionare e catalogare prodotti Apple:
Il primo materiale ci fu donato dai magazzini dismessi della ditta Briano, che non smetteremo mai di ringraziare. Tra gli scaffali ingombri, seppelliti sotto montagne di manuali informativi, sono riemersi pezzi da collezione, senza più valore commerciale ma dal grandissimo fascino documentale.
Ad aggiungersi a questa particolare passione saranno presto William Ghisolfo ed altri amici, con il sogno di creare un vero e proprio museo dedicato interamente ai prodotti dell’azienda californiana, da poter esibire al pubblico. Sogno che diventa realtà grazie all’intervento del sindaco di Quiliano Nicola Isetta, che metterà a disposizione i locali dell’ex falegnameria appartenuti alla scuola media “A. Peterlin”.
Nel 22 giugno del 2005 avviene la svolta grazie ad un accadimento veramente straordinario: “Era il 22 giugno e avevamo da poco aperto i battenti, quando arrivò una telefonata totalmente inaspettata dalla California. Subito pensammo a uno scherzo, quando la trovammo in segreteria telefonica.“, racconta Ferraro, ora presidente del museo. La telefonata, arrivata da Brett Murray, senior manager di Apple venuto a conoscenza del progetto, lo informava del proprio apprezzamento e la volontà di inviare al gruppo un pacco di benvenuto. Poco dopo tale avvenimento, i proprietari sarebbero stati inviati ufficialmente in California, al Moscone Center di San Francisco. Avrebbero inoltre ricevuto successivamente una lettera da parte dell’azienda di Cupertino in cui veniva riconosciuto al museo lo status di più grande al mondo, elogiando il numero di pezzi posseduti.
Così nel 2006 siamo davvero andati in America e siamo arrivati a un passo dal genio, alla segretaria personale Steve Jobs. Rimane, però, il rimpianto di non avergli stretto la mano. La sua morte sarà uno stimolo in più per andare avanti nel nostro progetto.
Tuttavia non finisce qui, in quanto il museo sarà presto spostato dal buio seminterrato negli ambienti ben più grandi e luminosi del Palazzo Comando, una delle sedi del campus universitario. Questo sarebbe causato principalmente dall’esponenziale crescita della collezione che, a causa delle sue dimensioni, non potrà più rientrare nello spazio fino ad ora utilizzato. Dal 2005, infatti, sono state ricevute numerose donazioni e i prodotti posseduti (accesi e completamente funzionanti) sono, appunto, oltre 7,000 e comprendono quasi tutti i dispositivi rilasciati da Apple dalle proprie origini fino ad oggi, permettendo così di ripercorrere quasi tutta la storia dell’azienda creata da Jobs e Wozniak, che hanno saputo rivoluzionare la vita di milioni di persone. Per chiunque fosse interessato a visitare il museo “All About Apple”, l’apertura nei nuovi locali è prevista per settembre 2012.