Poche ora fa si è tenuta in Olanda la prima udienze che vede contrapporsi Samsung ed Apple. Dato che le due aziende sono protagoniste di diversi contenziosi legali, è giusto fare chiarezza: l’udienza di oggi riguarda l’accusa posta in essere da Samsung nei confronti di Apple, rea di aver violato alcuni brevetti wireless nella progettazione di iPhone e iPad.

In questa causa, Apple è rappresentata dall’avvocato Rutger Kleemans e relativo team della Freshfields, mentre i legali di Samsung sono diretti da Bas Berghuis della Simmons & Simmons. Tra le dichiarazioni più interessanti ascoltate in mattinata troviamo quella dei legali Apple, i quali hanno affermato che Samsung richiede il 2,4% del prezzo di costo di un chip per ogni suo brevetto. Apple considera queste richieste “semplicemente eccessive“, ma anche che ad oggi “le due aziende stanno ancora negoziando un accordo per la concessione delle licenze“, per cui un’ingiunzione che bloccasse le vendite di iPhone e iPad in Olanda (e di riflesso in altri paesi europei)viene devinita semplicemente come prematura.
Inoltre, gli avvocati Apple sono tranquilli perché, affermano, la società di Cupertino acquista i suoi componenti da Intel e Infineon, quindi non hanno alcuna necessità di richiedere licenze per brevetti Samsung. Inoltre, dall’udienza è emerso che Apple non ha utilizzato il chip Qualcomm (anch’esso protagonista della vicenda) per la realizzazione degli iPhone in Europa.
In pratica, Apple si difende dicendo che la tecnologia Samsung e i relativi brevetti sono già incorporati nei chip Intel utilizzati dall’azienda, mentre Samsung non è d’accordo e afferma che Apple ha più di “dieci fornitori i cui nomi sono nascosti di proposito” allo scopo di rendere più complesso determinare quali componenti degli iDevice violino i brevetti. Per Samsung, quindi, Apple ha lanciato l’iPhone in Olanda nel 2008 senza avere le licenze necessarie. Apple controbbatte dicendo che Samsung non ha mai richiesto una licenza fino al 2010, perché la stessa Apple è stata un importate cliente.
Gli avvocati Apple, quindi, chiedono che le richieste di Samsung per l’utilizzo delle sue tecnologie siano fornite a condizioni eque e non discriminatorie, mentre i legali di Samsung controbattono dicendo che l’azienda ha già fatto delle proposte eque, tutte rifiutate dalla dirigenza di Cupertino.
E questa è solo la prima puntata…