Il 2011 sarà ricordato come l’anno del Cloud, con le tre grandi aziende Apple, Google e Amazon che si sfidano per lo scettro del miglior servizio di musica in straming.

In attesa di provare iCloud Music di Apple, che sarà disponibile per tutti solo dal prossimo autunno, nell’immagine in alto possiamo notare alcune importanti differenze:
- Il servizio iCloud musicale di Apple (chiamato iTunes Match) costerà 24,99$ l’anno e consentirà di caricare fino a 20.000 brani, presi direttamente dalla libreria iTunes (compresi brani non acquistati dallo store); Google Music è completamente gratuito (per ora), mentre Amazon Cloud costa 20$ l’anno per 20GB e 1$ in più per ogni GB aggiuntivo.
- iCloud e Amazon sono compatibili con brani Mp3 e AAC, Google Music anche con i brani WMA e Flac
- Apple ha stretto importanti accordi con le case discografiche, cosa ancora non riuscita ad Amazon e Google
- iCloud consente di caricare i brani direttamente dalla libreria iTunes; Google avrà una webapp per Android, così come Amazon
Queste sono le differenze più importanti. Considerazioni finali: iCloud ha dalla sua un’alta velocità di sincronizzazione e alta qualtà audio dei brani, ma non è un vero e proprio servizio di streaming ed è limitato solo ai brani presenti sulla lbireria iTunes dell’utente.
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