iPhone LTE solo nel 2012, produzione di iPhone 4 rallentata

Apple aveva pianificato inizialmente il rilascio di un iPhone LTE nel 2011, ma alcuni problemi di produzione avrebbero costretto la società a posticipare il tutto nel 2012.

A riferirlo è la sempre ben informata DigiTimes, che dichiara come i chip LTE realizzati da Qualcomm non abbiano soddisfatto qualitativamente i tecnici Apple. Anche altri addetti ai lavoro sono d’accordo nel dire che la tecnologia LTE non è ancora matura e che quindi la scelta di posticiparne l’implementazione su iPhone nel 2012 sarebbe l’ideale.

Quello che è sicuro è che Apple è interessata a tale tecnologia e, salvo sorprese, un iPhone LTE sarà prodotto nel 2012.

Dalla stessa fonte emerge che le fabbriche cinesi hanno rallentato la produzione di iPhone 4, facendo presumere che Apple si sta lentamente preparando al lancio del nuovo iPhone. La produzione è infatti passata da 20 milioni a 18 milioni.

LTE, o Long Term Evolution, è la più recente evoluzione degli standard di telefonia mobile GSM/UMTS, CDMA2000 e TD-SCDMA. Nasce come nuova generazione per i sistemi di accesso mobile a banda larga e si colloca in una posizione intermedia fra gli attuali standard 3G come l’UMTS e quelli di quarta generazione (4G) ancora in fase di sviluppo, anche se molti giornalisti e persino alcuni gestori mobili (come Verizon negli US e Telia nei paesi Scandinavi), dal punto di vista marketing, vendono la tecnologia come 4G.

L’LTE è parte integrante dello standard UMTS, ma prevede numerose modifiche e migliorie fra cui:

  • velocità di trasferimento dati in download fino a 326,4 Mb/s;
  • velocità di trasferimento dati in upload fino a 86,4 Mb/s;
  • velocità di trasferimento dati al bordo della cella da 2 a 3 volte superiori all’UMTS/HSPA
  • efficienza spettrale (ovvero numero di bit al secondo trasmessi per ogni hertz della portante) 3 volte superiore alla più evoluta versione dell’UMTS, ovvero l’HSPA;
  • RTT (Round Trip Time) inferiore ai 10 ms (contro i 70 ms dell’HSPA ed i 200 ms dell’UMTS);
  • utilizzo della modulazione OFDM per il downlink e Single-Carrier FDMA per l’uplink (al posto del W-CDMA dell’UMTS);
  • utilizzo di un minimo di 1,25 MHz ed un massimo di 20 MHz di banda per ciascun utente con ampia flessibilità (contro i 5 MHz fissi del W-CDMA);
  • applicabilità flessibile a diverse bande di frequenza, incluse quelle del GSM, dell’UMTS-WCDMA e di nuove bande a 2,6 GHz, e con possibilità di aggiungere nuove bande nel tempo a seconda delle necessità.
  • Ottimo supporto in mobilità. Sono state registrate elevate prestazioni fino a 350 km/h, o addirittura sino ai 500 km/h, a seconda della banda di frequenza usata. [Wikipedia]

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