Sesto appuntamento con la nostra nuova rubrica denominata “Sviluppatori si raccontano”, nella quale, periodicamente, pubblicheremo le esperienze di sviluppatori italiani relativamente alla creazione di applicazioni per iPhone. Un modo per conoscere meglio chi sta dietro a titoli che magari utilizziamo tutti i giorni e un modo per far capire agli utenti come si vive “da sviluppatore iPhone”. L’articolo non sarà incentrato sulle tecniche di sviluppo, ma proprio sull’esperienza di vita nel mondo SDK. Oggi è la volta dello sviluppatore William Gabriele.
Ciao a tutti, mi chiamo William Gabriele, ho 21 anni e vivo a Genova.
Lavoro in una piccola attività, che si impegna nell’assistenza software e nella creazione di siti web e lavoriamo principalmente con aziende e privati.
Ho cominciato a muovere i primi passi nel mondo della tecnologia a 12-13 anni, con un computer che montava Windows 2000, ma a quei tempi ero un bambino, e non capivo che possibilità mi avrebbe potuto offrire in futuro quella “scatola magica”.
Infatti, verso i 14 anni, ho deciso di cominciare la strada del programmatore, iniziando con il Visual Basic 6: da lì in poi, è stata una continua voglia di conoscere questo mondo, di imparare altri linguaggi (difatti oggi so scrivere in Visual Basic, C e basi, Objective C, il linguaggio di programmazione per creare le app) e di capire le sue componenti basi (l’hardware).
Il motivo che principalmente mi ha spinto ad iniziare a programmare qualche anno fa era perchè volevo diventare attivo nel mondo dell’informatica: non più utilizzare programmi, ma crearli e ricevere critiche e/o suggerimenti dagli utenti.
Invece, adesso, programmo perchè programmare mi da “adrenalina”, e mi spinge a prefissarmi degli obiettivi, come creare un’applicazione particolare.
Lo sviluppo di applicazioni per iOS però comincia piuttosto tardi: all’inizio, mi viene regalato un iPhone 2G americano, successivamente decido di comprarmi un 3G.
Ho comprato quel telefono perchè ero “attratto” dall’App Store, e pensavo che anch’io avrei potuto lasciare un mio “segno”: ed è proprio per questo motivo, che 6 mesi mi buttai, comprando un MacBook Pro.
La sera stessa, scaricai quindi XCODE, e cominciai lo sviluppo della mia app, iTools Game.L’idea di quest’app nasce da me e da un mio amico: stavamo giocando ad un gioco da tavolo, e ci stavamo segnando delle cose.
Pensammo quindi “magari ci fosse un’app anche per questo!”
E fu così che cominciò lo sviluppo di iTools Game: la mia app fondamentalmente permette di segnare i punteggi, di lanciare dadi, di lanciare monete. Cose che sono già presenti su App Store, ma non riunite in un unico programma.Prima di lanciarla, pagai l’abbonamento al programma di sviluppatore, e la lanciai in App Store. I primi commenti furono positivi, ma l’app richiamava solo una cerchia ristretta degli utenti, e quindi non ha visto un grande successo, ma c’è anche chi l’ha trovata utile senza usarla per i fini per cui è stata creata.
Apple è una società molto aperta, che aiuta i propri developer a creare le loro app, se serve anche passo dopo passo.
Per quanto mi riguarda, diciamo che non ho chiesto direttamente aiuto a loro: ho consultato molto la documentazione ufficiale e ho guardato parecchi sorgenti rilasciati dalla società stessa….
Molti poi sostengono che Apple attui una politica “ferrea” verso gli sviluppatori, ponendo molti limiti, ma senza regole nel mondo delle App regnerebbe il CAOS….
La società ha HARDWARE di qualità e pretende (giustamente) che il software che ci “gira” sopra sia anch’esso di qualità e che segua determinate specifiche per evitare confusione per l’utente finale! Apple ha abituato tutti noi con software semplici e intuitivi e quindi le App devono esserlo di conseguenza!
Siamo giunti alla fine!!
Cari amici spero di NON avervi annoiato! Se avete anche solo un MINIMO l’idea e la volontà di creare qualche app FATELO! Ovviamente programmare è sacrificio ma porta molte soddisfazioni! Un saluto a tutti cari lettori di iPhoneitalia!
Grazie William per l’intervista.