SMS da iPhone: un importante bug GSM potrebbe causare addebiti stratosferici!

Macity porta all’attenzione degli utenti un importante bug del sistema GSM che colpisce alcuni smartphone e cellulari tra cui anche gli utenti iPhone. Si tratta di una falla davvero importante che rischia di far spendere più del doppio per l’invio di un semplice SMS e che in pochi conoscono, anche se esiste da diverso tempo; il tutto sembrerebbe essere causato da una serie di caratteri speciali inseriti nel corpo del messaggio, tra i quali la lettera “È”.

Per verificare la veridicità delle informazioni riportate occorre attivare il conteggio dei caratteri degli SMS dalle Impostazioni dell’iPhone.

Come potete osservare facendo un rapido paragone tra i due screenshot, nel primo caso (ovvero prima di aver inserito la lettera “È”) il counter dei caratteri recita 36/160, ovvero si hanno ancora a disposizione 124 caratteri da inserire nel messaggio. Nel secondo caso, invece, potete notare che, dopo l’inserimento del carattere “È“, il numero il counter riporta 38/70. Cosa è successo?

Dopo l’inserimento della lettera incriminata il contatore dei caratteri non indica più il numero 160 come massimale bensì meno della metà, ovvero solamente 70 caratteri. Stando a quanto dichiarato da Maurizio Rossi, lettore di Macity, quello che potrebbe sembrare un problema minore, dovuto eventualmente alla non corretta visualizzazione del counter, è in realtà un bug molto grave che rischia di svuotare i portafogli degli utenti. In termini pratici, infatti, se si dovesse spedire lo stesso SMS da 470 caratteri, contenente il carattere “È” a due persone diverse, invece che sei SMS i messaggi inviati sarebbero 14 con relativo addebito sul pacchetto SMS del malcapitato.

Come già riportato, questo problema non riguarda esclusivamente gli utenti iPhone. Il bug è di fatto presente nella rete GSM e quindi interessa diverse piattaforme e smartphone:

Se si usa un carattere fuori dal set standard il messaggio diventa in formato Unicode e un messaggio di questo tipo non può avere più di 70 caratteri. Va detto che il problema è stato risolto da altre piattaforme (come alcuni telefoni Windows Mobile) trasformando i caratteri non standard in caratteri digeribili dal set fissato dallo standard GSM. Anche se il nostro referente alla fine riceve un messaggio senza le lettere accentate giuste non si paga comunque il doppio messaggio. Per quanto riguarda iPhone il sistema, da iOS 4 in su, si occupa di avvertirci grazie al contatore di caratteri che, a questo punto correttamente, ci segnala visivamente che siamo in presenza di un superamento del numero di caratteri massimi consentiti per il singolo messaggio.

È importante evidenziare che questo bug non si verifica esclusivamente con la “È” ma anche con altre lettere accentate o con caratteri e segni speciali.

In attesa di una soluzione, il nostro consiglio è quello di utilizzare la funzione di conteggio dei caratteri (per verificare se si è incappati o meno nel bug) e di ridurre al minimo l’utilizzo di lettere accentate e caratteri speciali.

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