Hitachi ha presentato i nuovi display per smartphone dotati di tecnologia IPS.
IPS, che sta per In-Plane Switching, è una tecnologia ideata proprio da Hitachi nel lontano 1996 che permette di avere per lo schermo un angolo di visuale molto ampio. A causa degli alti costi di produzione, inizialmente questa tecnologia veniva impiegata più che altro nei monitor di fascia alta, destinati al mercato professionale. Come tutte le tecnologie, però, col tempo si è evoluta ed i costi di produzione si sono notevolmente abbassati. Questo ne ha permesso un adozione su larga scala, tant’è che ad oggi ritroviamo questa tecnologia sugli schermi degli iMac.
IPS si contrappone alla tecnologia TN (Twisted Nematic), molto utilizzata nei netbook perchè meno onerosa sia dal punto di vista economico che dal punto di vista delle risorse energetiche richieste (ma anche meno valida dal punto di vista qualitativo). La differenza tra i pannelli IPS e quelli TN sta nella disposizione delle celle dei cristalli liquidi. In uno schermo TN le celle sono disposte perpendicolarmente, mentre in un pannello IPS le celle vengono disposte orizzontalmente. Questo però solitamente comporta, come già datto, un dispendio energetico maggiore da parte dei pannelli IPS che necessitano di una retroilluminazione maggiore rispetto ai pannelli TN.
Questa nuova generazione di display è realizzata in modo tale da separare il touchscren vero e proprio dall’LCD, in modo da evitare al massimo guasti hardware e consentire una riparazione rapida ed economica in caso di rottura del solo LCD.
La qualità delle immagini è eccezionale e, stando alle utlime voci, sembra che Apple sia molto interessata a tali pannelli per il prossimo iPhone (2011).
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