Andrew Munn: l’interfaccia di Android è più lenta rispetto all’iPhone a causa di una gestione diversa delle priorità

Ad affermare quanto riportato nel titolo è Andrew Munn, un ex dipendente di Google che presto entrerà in Microsoft. Munn avrebbe offerto una spiegazione sul motivo per cui l’interfaccia di Android è considerevolmente più lenta e meno responsiva rispetto a quella di Windows Phone o dell’iPhone.

Mentre iOS considera la grafica una priorità da gestire in tempo reale permettendo agli utenti di scegliere quali processi avviare in background per essere renderizzati, Android gestisce l’interfaccia come una normale priorità, risultando spesso in considerevoli rallentamenti durante l’avviamento di diversi processi contemporaneamente. Alcuni problemi sembrerebbero inoltre derivare da aspetti del software più specifici: la pulizia e la liberazione di memoria inutilizzata non sono compiti svolti in modo efficiente, e l’applicazione per le immagini sembrerebbe dover girare a 30 fps o di meno per evitare eccessivi rallentamenti.

Apple avrebbe dalla sua inoltre un compositioning engine in grado di alleggerire il workload sul processore principale, mentre il Dalvik Java engine non era altrettanto efficiente, neanche paragonandolo alle interfacce Java dei desktop più lenti. Questa politica sembrerebbe aver influito anche sull’aspetto legato al software, in quanto gli sviluppatori su Android non sono spinti ad esplorare e a migliorare gli aspetti relativi alla velocità e alla responsività; aspetti ben più curati e sviluppati dai developer su iOS.

Sotto altri aspetti invece è l’hardware a causare problemi. Il processore NVIDA Tegra 2, spesso installati su tablet e smartphone Android 3, aveva una bassa banda di memoria e mancava di Neon media instructions, entrambi aspetti che ostacolavano i compiti grafici del processore.

Molti problemi tuttavia potranno essere risolti ottimizzando e migliorando ancor di più sia l’aspetto legato all’hardware che al software. Con Android 4.0 ad esempio è stata introdotta l’accelerazione hardware per quanto riguarda l’interfaccia, ora molto più veloce rispetto alle versioni precedenti. Dalvik anche è sempre più ottimizzato, e nell’attesa è possibile scrivere applicazioni per aggirare alcuni dei problemi legati alla composizione. Tuttavia fin quando la grafica non era considerata una priorità, piattaforme come iOS e Windows Phone sarebbero sempre state più responsive; un Tegra 3 quad-core come quello nell’ASUS Transformer Prime poteva ad esempio presentare rallentamenti su aspetti in cui i dispositivi Apple avrebbero potuto contare su una velocità considerevole.

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