Tiny Towers: la guida di iPhoneItalia

Tiny Tower è il secondo titolo freemium sviluppato dalla NimbleBit, la software house dietro il celeberrimo (almeno all’estero, perchè qui in Italia non pare aver avuto troppo successo) Pocket Frogs. In Tiny Tower il giocatore si trova a gestire un grattacielo, con delle dinamiche che hanno qualcosa dei Sim, qualcosa di Restaurant Story, qualcosa di un tamagotchi e parecchio di Sim City, il tutto realizzato con quella grafica retro che ultimamente sta spopolando sull’App Store.

Occorre premettere che l’unico limite del gioco è dato dalla mancanza di un tutorial ben fatto, che se da un lato mette subito il giocatore a contatto con la realtà, dall’altro lascia parecchio spazio a dubbi e tentativi, non sempre efficaci. Tiny Tower è un simulatore con un livello di profondità assolutamente fuori dal comune, e una guida un po’ più approfondita sarebbe quasi doverosa, per capire davvero a fondo tutte le sue dinamiche. Di seguito cercheremo di dare ai nostri lettori alcune informazioni utili per apprendere le basi di questo interessante giochino.

Far soldi: facciamo lavorare questi Bitizen!

Lo scopo del gioco è costruire e gestire un grattacielo, aggiungendo sempre nuovi piani e decidendo come utilizzarli in modo da bilanciare le aree residenziali con quelle dedicate ad altre attività. Ci sono piani di tutti i tipi: dedicati alla vendita di oggetti (libri, vestiti, mobili etc.), ai servizi, al divertimento, alla creazione di cose, alla ristorazione… In ciascuno di questi piani potrete dare lavoro ad un numero massimo di 3 dei vostri residenti, i Bitizens.

Ogni negozio o attività della torre prevede la vendita di qualcosa al pubblico: per ogni Bitizen impiegato nel negozio ci sarà qualcosa di nuovo da vendere. Per esempio, in un Pub con un solo lavoratore si potrà acquistare solo un prodotto, di basso costo: le noccioline. Aggiungendo un lavoratore, diventerà disponibile anche l’orribile Birra di radice, e con tre lavoratori, si potrà avere anche il pollo fritto. Un po’ come avviene nei giochi della serie Restaurant Story, ogni oggetto in vendita ha dei tempi di approvvigionamento (chiaramente maggiori nel caso delle merci più costose!) e occorre monitorare attentamente tutto in modo da non lasciare un piano sguarnito.

La vendita poi procede da sola, e tornando al gioco dopo un’ora di assenza si incasseranno i proventi dei vari negozi. Inoltre non dimentichiamo che i nostri Bitizen pagheranno anche un affitto, per i loro alloggi… Insomma, un po’ di attenzione ci garantirà un flusso di denaro costante!

Spendere soldi: costruiamo la Torre di Babele

Che cosa fare, con tutto il denaro che si incassa? In parte verrà speso per la gestione e l’approvvigionamento dei negozi, ma il grosso verrà usato per portare avanti la costruzione della nostre torre, a cui verranno aggiunti sempre più piani. Procedendo con la costruzione occorrerà tener presente quali sono le esigenze della popolazione, indicate nella voce Stats de menù, che ci dirà quali aree sono più necessarie: ricreative, di vendita, di servizio, di ristorazione, creative o residenziali. Per avere forza lavoro occorrono posti letto, e ogni area residenziale ospita al massimo 5 Bitizen, quindi occorre mantenere un giusto bilanciamento tra spazi commerciali e spazi residenziali, per creare una torre davvero proficua.

Occorre inoltre precisare che se il giocatore può scegliere che tipo di area costruire, la sua scelta si limita alla tipologia. Mi spiego meglio: supponiamo che decidiate di creare un negozio: iniziano i lavori… e voi saprete che tipo di negozio verrà fuori solo quando aprirà i battenti. Potrebbe essere un negozio di libri, di abiti da donna… o di cose parecchio più strane. Ma una cosa pare certa: più si sale nella torre, più lussuosi e remunerativi diventano i negozi stessi!

Gestire la popolazione: far contenti i Bitizen

La nostre torre è popolata da una piccola folla di omini pixellosi, i Bitizen. Sono piccoli, certo, ma hanno tutti una bella dose di personalità. Non solo dal menù è possibile accedere al loro elenco, dove compaiono tutti in fila e possiamo vedere il loro grado di felicità e le loro attitudini… esiste anche BitBook! BitBook è assolutamente inutile ma davvero geniale: una presa in giro di FaceBook dove i Bitizen scrivono liberamente le loro sciocchezze: “Il lavoro ricompensa nel futuro. La pigrizia ricompensa nel presente!” – 8 Bitizens Like This!

Se BitBook non serve a molto, le caratteristiche dei vari omini sono decisamente più utili. infatti proprio come coi Sim, occorre fare un po’ di attenzione: ogni Bitizen ha i propri gusti, il proprio carattere e le proprie aspirazioni. Ogni Bitizen ha infatti il lavoro dei suoi sogni, quello che lo farà completamente felice… e ha anche una serie di parametri che indicano la sua attitudine ad altri impieghi. Più alto è il valore, più contento sarà il Bitizen… ma al di là della sua gioia, è meglio seguire queste inclinazioni, perchè questo permette di ottenere dei bonus di natura economica.

Si sa, quando si è felici e soddisfatti si lavora più in fretta: è proprio quello che accade anche in Tiny Tower. Dei lavoratori più numerosi faranno procedere più velocemente un negozio e se saranno dediti al loro lavoro tutto sarà più facile e costerà meno (grazie a degli sconti sui prezzi di approvvigionamento!)

Dalle Stelle alle Stalle

Il giocatore di Tiny Tower ha però una seconda funzione, all’interno del gioco. Se da un lato è una specie di deus ex machina che controlla ogni aspetto organizzativo, dall’altro si sdoppia nella modesta funzione di portiere. Ebbene si: oltre a gestire la baracche dovrete anche azionare l’ascensore, scarrozzando i Bitizen nei piani da loro scelti, in cambio di cospicue mance.

Non mancano i visitatori speciali, i VIP. Questi hanno delle funzioni aggiuntive e sono particolarmente utili: ci sono vip che permettono di completare la costruzione di un piano diverse ore prima del normale, altri che comprano tutta la merce di un negozio (svuotandolo, e facendovi realizzare cospicui incassi), altri ancora che fungono da fattorini e accellerano la tempistica degli approvvigionamenti, altri che portano degli amici e vi fanno aumentare le vendite…

E a volte non basterà azionare l’ascensore e basta, perchè non mancheranno le commissioni: consegnare un pizza ad un Bitizen o trovarne un altro… il senso di questa specie di minigioco è ricordasi dove stanno i vari personaggi. E non sempre è facile, quando ci sono decine di inquilini in casa! Solitamente queste commissioni sono molto ben ricompensate, e seguire il gioco per qualche minuto in più è decisamente fruttuoso.

Giochi di società: amici, Game Center e Achievements vari

Uno degli aspetti più divertenti di Pocket Frogs erano i suoi achievements: tantissimi, divertentissimi, abbastanza impegnativi da tenere occupato un giocatore per mesi. Tiny Towers, al momento, non dispone di nulla di simile: gli obbiettivi di gioco ci sono, ma non sono (ancora?) l’anima della festa. Si gioca per vedere quanto si arriva in alto, per confrontare il proprio castello con quello degli altri, per diventare sempre più ricchi.
In questo senso, come in ogni gioco agli inizi, le funzioni sono ancora abbastanza limitate… per il momento si possono visitare le altre torri, ma l’interazione è ridotta al minimo. Ci si guarda in giro e si saluta. In questo bisogna ammettere che Tiny Tower è ancora un po’ carente, soprattutto se paragonato con titoli come FarmVille o la serie Story. Se è lecito aspettarsi miglioramenti in futuro occorre anche tener presente che anche Pocket Frogs soffriva di limiti analoghi e l’interazione con i propri vicini era limitata a qualche scambio.

La spinosa questione di ogni freemium: “Ma è davvero gratis?!”

Come in ogni titolo freemium, anche in Tiny Tower è presente una valuta interna al gioco, in questo caso chiamata TinyBux. I Bux si possono comprare usando soldi veri (con 0,79 € avrete 10 Bux da spendere), e la loro funzione è molteplice.

Da un lato velocizzano le operazioni. Per esempio costruire un nuovo piano del palazzo costa denaro, e più si sale, più diventa costoso edificarlo… ma diventa anche sempre più lenta come operazione! Come in tutti i giochi di questo tipo, ogni cosa che si fa richiede un certo tempo, e non è istantanea, ma può essere velocizzata tramite l’utilizzo dei Bux. Avete fretta di ri-approvvigionare la vostra farmacia? Con un Bux non dovrete aspettare per 60 minuti. Avete fretta di vedere cosa verrà fuori nel vostro nuovo piano ricreativo? Con un 4 Bux non dovrete aspettare 3 ore per saperlo!

Oltre a velocizzare le cose, i Bux servono per velocizzare il vostro ascensore: comprare dei potenziamenti è parecchio costoso (già il secondo costa la bellezza di 75 Bux!) ma rende le operazioni di scalo molto più rapide. E vengono anche utilizzati per operazioni di diversa natura: spostare i piani, invertendoli tra di loro, o cambiare il colore e l’arredo di una stanza (che viene comunque deciso totalmente dal gioco, come nel caso dei vestiti dei Bitizen). Non vi sembrano ancora utili? Potete sempre convertirli in monete normali, da usare per costruire il palazzo dei vostri sogni.

Costoso? Tranquilli: come avveniva in Pocket Frogs, l’acquisto dei Bux è completamente superfluo. Giocando a Tiny Tower troverete Bux a sufficienza per fare tutto quello che vorrete. Ve li daranno i cittadini stessi come mancia quando li portate in ascensore, o quando fate commissioni per loro (un’ottima ragione per seguire anche questo aspetto del gioco, insomma!) o verranno dati come ricompensa per determinati risultati. Metterli da parte per i potenziamenti dell’ascensore è senza dubbio la soluzione migliore, ma in certi casi si può anche accelerare un po’ il gioco, senza paura di rimanere al verde.

In conclusione…

E’ difficile valutare un prodotto come Tiny Tower in maniera completa, dopo solo qualche giornata di gioco. Per questo più che una recensione questa è una guida introduttiva ai primi elementi del gioco, che è decisamente vario e molto più complesso di ogni altro freemium in circolazione. Avete dei consigli, delle dritte, dei pareri?
Per quel che mi riguarda, posso dire con certezza che Pocket Frogs, il precedente titolo NimbleBit, mi ha tenuta schiava per mesi e mesi, e le premesse per un titolo altrettanto coinvolgente ci sono tutte… Mischia una dinamica coinvolgente e assolutamente casual (qualche minuti di attenzione ogni tanto è tutto quello che richiede!) con una grafica che personalmente trovo incantevole e con degli aspetti da tamagotchi che rischiano di dare dipendenza…

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