“Phantasy Star II”: La Recensione di iPhoneitalia di uno dei migliori RPG della storia

Da stanotte è possibile trovare su AppStore “Phantasy Star II”, un RPG della SEGA uscito nel lontano 1989 (la versione giapponese, quella americana fu rilasciata nel 1990). Un RPG storico, annoverato tra i migliori RPG della storia da critica e pubblico (EGM, Gamespot e Nintendo Power tanto per citarne alcuni).

è difficile dire quanto “Phantasy Star II” abbia influenzato la storia degli RPG, ma di sicuro va considerato uno dei precursori per quanto riguarda gli RPG incentrati sulla trama. è inoltre stato in assoluto uno degli RPG più difficili che io abbia mai giocato, tanto da spingere SEGA ad includere insieme al gioco una guida di 110 pagine.

Partiamo come di consueto parlando della grafica: sotto questo punto di vista gli unici ad essere contenti saranno i nostalgici (come me) e coloro che hanno giocato “Phantasy Star II” in versione originale. La grafica è infatti rimasta immutata, inoltre si tratta di un gioco con grafica da 16bit di prima generazione (quindi piuttosto simile ad un 8bit) dal momento che il Mega Drive fu lanciato sul mercato poco più di un anno prima dell’uscita di “Phantasy Star II”. Personalmente adoro il fatto che sia stata mantenuta la grafica originale, ma forse SEGA avrebbe fatto meglio ad includere anche “Phantasy Star Generation: 2”, ossia una versione con grafica totalmente ridisegnata e con qualche aggiunta alla trama, rilasciata per playstation 2 nel 2005. Ma SEGA ha già dimostrato di essere abbastanza pigra per quello che riguarda l’iPhone, rilasciando versioni dei propri splendidi giochi a volte neanche perfettamente ottimizzate per quanto riguarda i controlli.

Per quanto riguarda sonoro, vale lo stesso discorso della grafica: i nostalgici lo ameranno e si commuoveranno riascoltando gli indimenticabili MIDI di “Phantasy Star II”, gli altri probabilmente non apprezzeranno.

Nel complesso quindi un comparto tecnico che come valore storico e nostalgico meriterebbe 10, ma che ovviamente per quelli che sono gli standard attuali di mercato non può che risultare insufficiente per la maggior parte degli utenti. Ripeto, SEGA avrebbe fatto meglio ad includere anche “Phantasy Star Generation: 2”, al fine di evitare ai nostalgici come me, di dover leggere poi recensioni a una stella su AppStore tipo “MA KE E’ KUESTA KOSA?????? LA GRAFIKA FA SKIFOOOOOOOOOO!”, visto che ogni volta che leggo commenti del genere devo ricorrere all’autoipnosi per sedarmi.

Per quel che riguarda il gameplay, la situazione è nettamente migliore rispetto agli altri titoli SEGA presenti su AppStore: dal momento che il gameplay non è basato sulla frenesia e sulla precisione dei comandi (come nei vari “Sonic” e “Ecco The Dolphin”), non capita mai di essere insoddisfatti della reattività del virtual pad. L’interfaccia prevede per l’appunto il virtual pad, con croce direzionale in basso a sinistra, i tasti A B e C in basso a destra (con “A” esaminerete, con “B” annullerete un’azione, mentre “C” è svolge la funzione del tasto “invio” e serve per confermare una scelta o per richiamare il menù di gioco). In alto a destra dello schermo troveremo inoltre il tasto menù, che ci consentirà di accedere ad alcune opzioni, come ad esempio la possibilità di cambiare visuale: è infatti disponibile una modalità a tutto schermo con il virtual pad in sovraimpressione sul campo di gioco e una modalità con riquadro di gioco ridotto, che vede il virtual pad posizionato fuori dal campo di gioco. “Phantasy Star II” come la maggior parte degli RPG, alterna principalmente due fasi di gioco: esplorazione di villaggi, dungeon e mappa del mondo (in questo caso la croce direzionale servirà a muovere i vostri personaggi); combattimenti (e in questo caso la croce direzionale vi servirà per navigare nei menù).

I combattimenti sono a turni e casuali (piuttosto frequenti). Parlando di difficoltà di gioco, “Phantasy Star II” ridicolizza il 90% degli RPG attualmente presenti sul mercato, nonostante i suoi ventuno anni. Scordatevi di poter procedere senza intoppi nella vostra avventura: ogni “fase” di “Phantasy Star II” richiede preparazione prima di consentire ai nostri personaggi di potersi mettere in cammino con relativa tranquillità. Vi accorgerete di questo appena messo piede fuori dalla città iniziale, quando i primissimi mostri della mappa di gioco vi costringeranno a ritornare in città molto spesso per rifocillarvi e per salvare il gioco (i punti di salvataggio sono in città). Capirete prestissimo che vi servirà guadagnare qualche livello (e migliorare l’equipaggiamento) prima di potervi avventurare con relativa tranquillità nel primo dungeon. Questa caratteristica di sacrificio e allenamento, caratterizza “Phantasy Star II” dall’inizio alla fine.

Questo aspetto forse scoraggerà moltissimi giocatori, troppo abituati alla linearità che contraddistingue la maggior parte dei recenti RPG. Dimenticatevi anche indicazioni teleguidate sui luoghi da raggiungere et similia (o i sistemi di autotracking degli obiettivi di molti RPG recenti, in cui cliccando sul nome del posto in cui andare, il personaggio vi si dirige automaticamente), in “Phantasy Star II” dovrete esplorare ed avventurarvi in luoghi sconosciuti basandovi unicamente su poche indicazioni.

Queste caratteristiche rendono “Phantasy Star II” meraviglioso per gli amanti del genere, ma potenzialmente frustrante e indigesto per tutti coloro che non hanno mai comprato un RPG senza includere nell’acquisto anche la guida strategica ufficiale (e poi ovviamente vantarsi dopo una settimana di aver finito tale gioco scoprendo tutto… che impresa eh con la guida?). Come accennato a inizio recensione, data la difficoltà di gioco, la guida di “Phantasy Star II” era addirittura inclusa insieme al gioco da SEGA stessa, ma si trattava più di una guida integrativa di informazioni mancanti all’interno del gioco, differente dalle guide odierne, in cui si spiega passo passo, ogni cosa da fare dal primo minuto fino alla fine del gioco.

Per quello che riguarda la trama, “Phantasy Star II” per i tempi presentava una trama assolutamente sconvolgente ed emozionante. Ricca di colpi di scena e momenti emotivamente intensi, degni degli RPG storici che anni più tardi avrebbero fatto innamorare milioni di persone (ogni riferimento a “Final Fantasy VII”,               ” Xenogears”, ” Chrono Cross” e “Lunar: Silver Star Story” è puramente voluto). Sia chiaro che la storia di “Phantasy Star II” risulta tuttoggi molto bella, ma senza dubbio meno complessa e strutturata dei titoli citati poco fa (bisogna considerare che è comunque un gioco di ventuno anni fa): molti aspetti non vengono approfonditi ne spiegati, lasciati alla libera interpretazione del giocatore. L’importanza storica di “Phantasy Star II” è l’aver indirizzato un filone di RPG verso la realizzazione di prodotti dalle trame originali, emozionanti e mature. Bastano pochi minuti della presentazione (l’incubo di ROLF), per accorgersi di come il tema dell’impotenza di fronte a determinati eventi più grandi delle nostre possibilità, diventerà uno dei leitmotiv di tutto il gioco.

La malinconia e tragicità che avvolgono fin dalla sua comparsa, l’indimenticabile personaggio di Nei, sono soprendenti e commuoventi e inducono il giocatore a provare affetto e desiderio di protezione nei suoi confronti. Non voglio svelarvi nulla della trama, mi limiterò a dirvi che ci troveremo in un sistema solare chiamato Algol, composto da tre pianeti. In seguito agli eventi avvenuti nel primo “Phantasy Star” il clima, la fauna e la flora sono ora regolati da “Mother Brain” (una sorta di intelligenza artificiale) attraverso le torri climatrol e i laboratori bio-systems. La nostra avventura inizia quando verremo incaricati di investigare circa l’apparente malfunzionamento di “Mother Brain”. Da qui parte un’avventura epica, che presenta alcuni momenti davvero toccanti.

In termini di longevità “Phantasy Star II” si attesta su ottimi livelli, vista anche la difficoltà di gioco. Il gioco di per se presenta un’avventura piuttosto lunga (considerando l’anno in cui è uscito), resa ancora più duratura dalla necessità di allenare i propri personaggi di tanto in tanto per poter procedere agevolmente. In media sono necessarie una trentina di ore per portare a termine l’avventura principale.

(Immagine di un artwork di Nei, non presente nel gioco)

Concludendo un titolo dal valore storico inestimabile, che ogni vero amante di RPG dovrebbe possedere. Per quello che riguarda l’aspetto tecnico “Phantasy Star II” non regge ovviamente il confronto con giochi più recenti. Nel complesso considero “Phantasy Star II” un titolo assolutamente imprescindibile per tutti gli amanti di RPG basati principalmente sulla storia, anche perchè può esserne considerato uno dei principali precursori. Difficilmente invece potrà essere apprezzato da giocatori più giovani, che con ogni probabilità verrebbero (purtroppo) scoraggiati da una grafica datata e un gameplay troppo impegnativo per gli standard attuali. Nella speranza che SEGA decida di pubblicare su AppStore anche “Phantasy Star IV” (altro RPG fantastico) e magari Phantasy Star Online (è un sogno lo so, ma questo gioco tra Dreamcast e Gamecube mi ha deliziato per moltissime ore), non mi rimane che consigliare caldamente “Phantasy Star II” a tutti gli amanti veri del genere, e sconsigliarlo invece a coloro che pensano di non poter sopportare la grafica datata di questo capolavoro senza tempo.

Il gioco è in lingua inglese (in italiano sono solo i menù e la miniguida consultabile tramite le opzioni), l’acquisto è quindi ampiamente sconsigliato a tutti coloro che non conoscono tale lingua a livelli quantomeno discreti.

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