“Inotia 3: Children of Carnia”: La Recensione completa di iPhoneitalia

E’ da poco presente su AppStore “Inotia 3: Children of Carnia”, terzo capitolo di uno degli rpg più apprezzati su iPhone. Prezzo 3,99€.

Il secondo capitolo della saga di Inotia (“Inotia: A wanderer of Luone”: qui trovate la nostra recensione), è sicuramente uno dei migliori rpg presenti su AppStore (a differenza del primo Inotia, prodotto mediocre afflitto da numerosi bug), pur presentando qualche difetto (e pur non essendo paragonabile ai capolavori del passato convertiti per iPhone quali Final Fantasy e Phantasy Star II). Visti gli innumerevoli miglioramenti che il secondo capitolo ha apportato rispetto al primo, ho atteso questo “Inotia 3: Children of Carnia” con molto ottimismo e aspettative. Benchè questo terzo episodio di Inotia non apporti tante migliorie quante “Inotia: A Wanderer of Luone”, posso comunque anticiparvi che si tratta di un validissimo titolo, che merita sicuramente di essere preso in considerazione.

Partiamo come di consueto analizzando il comparto grafico: interamente in 2D realizzato discretamente, con ambientazioni varie, colorate e personaggi abbastanza particolareggiati. Volendo cercare il proverbiale pelo nell’uovo potremmo dire che lo scrolling dello schermo non è il massimo della fluidità (sebbene sia stato fatto in tal senso un deciso passo avanti rispetto a “Inotia: A Wanderer of Luone”). Niente di grave comunque, l’esperienza di gioco non è minimamente compromessa da questo piccolo neo. Il character design è buono (pur non essendo nulla di particolarmente originale). I programmatori hanno svolto un lavoro degno di nota per quanto riguarda gli effetti grafici che accompagnano l’esecuzione di magie ed attacchi speciali: essi infatti sono davvero spettacolari e rendono l’azione di gioco ancora più coinvolgente.

Il comparto sonoro si attesta sullo stesso livello di quello grafico, presentando tracce audio evocative ed appropriate ed effetti sonori ben realizzati. Alcune musiche in particolare risultano essere davvero molto curate, attestandosi su livelli ben superiori alla media.

Un comparto tecnico quindi sicuramente positivo, non il meglio visto finora su iPhone (che recentemente dal punto di vista grafico ci ha abituato a cose ben superiori), ma sicuramente ben fatto e perfettamente funzionale alla tipologia di gioco.

Tralasciando la trama (nulla di originale, ma comunque decisamente meglio della solita storia noi vs. il mondo del male), il gioco ci offre fin dall’inizio un’ampia scelta di classi selezionabili. Potremo scegliere la classe del nostro personaggio principale tra: Templar (il tank del gruppo, classe con la difesa più alta, votata alla protezione del resto del party), ArchMage (mago nero o stregone evocatore, potenziale offensivo molto alto ma difesa scarsa), Priest (il chierico, fondamentale per la sopravvivenza del party grazie ai suoi incantesimi di cura), Rouge (classe specializzata in colpi critici, dotata di ottima evasione), Barbarian (combattente distruttivo sempre in prima linea) e Shadow Hunter (il ranger, infligge grandi danni a distanza).

Ogni classe dispone di un sistema di skill molto ampio, che di fatto permette una personalizzazione molto approfondita del proprio personaggio. Potremo orientare la crescita del nostro personaggio principalmente su due percorsi di skill diversi (e vista la differenza delle skill è come se le classi di fatto fossero il doppio di quelle selezionabili), oppure optare per un personaggio ibrido ed equilibrato. Per fare alcuni esempi: l’Archmage avrà a disposizione magie sia di attacco diretto che di evocazione, la strategia di combattimento cambierà in maniera radicale a seconda della specializzazione per la quale opteremo; Il Templar potrà essere indirizzato verso la strada del Tank puro usando spada e scudo, scegliendo skill per mantenere l’attenzione dei nemici su di se e potenziare la difesa, oppure scegliere un approccio più offensivo specializzandosi in skill d’attacco. Sconsiglio di creare personaggi ibridi in quanto a livelli alti il non eccellere in nulla può rivelarsi un problema.

Rispetto a “Inotia: A Wanderer of Luone” le skill a disposizione (in special modo quelle passive), offrono potenziamenti minimi (1% per upgrade circa), incentivando il giocatore verso la specializzazione in un determinato settore, più di quanto non avvenisse nei suoi predecessori. Questa caratteristica rende “Inotia 3: Children of Carnia” molto più tecnico, caratteristica questa che farà piacere ai giocatori più smaliziati, ma che rende la crescita del personaggio meno user-friendly per i giocatori occasionali. Oltre al personaggio principale, si aggiungeranno numerosi personaggi secondari (più o meno importanti in termini narrativi): questi personaggi secondari saranno a tutti gli effetti personaggi controllabili direttamente da noi. Sebbene nella maggior parte dei casi essi non dispongano di tutto lo skill tree a disposizione del personaggio principale, dovranno essere equipaggiati e curati quanto quest’ultimo. Durante i combattimenti, toccando l’icona di uno dei personaggi secondari, prenderemo il comando dello stesso, mentre il nostro personaggio principale agirà in automatico. Questo sistema oltre che ottimamente implementato, rende davvero vari e divertenti i combattimenti, che non sono semplice e puro Hack’n’Slash senza strategia. Generalmente i personaggi controllati automaticamente si comportano in maniera abbastanza intelligente, se si esclude forse un utilizzo non ottimale degli mp: il Priest per farvi un esempio, userà sempre incantesimi di cura quando la nostra barra di HP scende sotto il 20%. Un esempio della situazione tipica in cui bisogna cambiare personaggio è: per gli spostamenti conviene usare il Tank affinchè i nemici attacchino lui e non i maghi o altre classi fisicamente meno resistenti, quando il nemico è stabile sul nostro tank potremo passare ad usare il Mago (Ranger o Thief) per fare danni a distanza mentre il nemico è tenuto occupato dal Tank.

Nel complesso l’esperienza di gioco è davvero piacevole, anche se almeno inizialmente la scelta dei membri del party è obbligata. La struttura di “Inotia 3: Children of Carnia” è la stessa della maggior parte dei giochi di questo tipo e prevede: consultazione di numerosi personaggi non giocanti all’interno delle città per acquisire quest relative alla storia principale oppure facoltative (i personaggi non giocanti che hanno missioni da affidarci sono contraddistinti da un punto esclamativo giallo sulla loro testa, visibile anche dalla mappa di gioco), esplorazione di ampie mappe di gioco piene di nemici, che conducono ad altre città oppure ai dungeon (luogo in cui solitamente dovremo affrontare il boss).

I controlli sono abbastanza comodi e prevedono: croce direzionale virtuale posta in basso a sinistra dello schermo (la grandezza è regolabile tramite le opzioni di gioco, stesso dicasi per l’opacità), tasto azione (utilizzato per parlare con altri personaggi, effettuare attacchi normali, esaminare oggetti e via discorrendo) e tasti di scelta rapida delle abilità o oggetti in basso a destra, mappa in alto a destra dello schermo, selezione dei nostri personaggi (e consultazione delle relative barre di punti ferita, punti mana e punti esperienza) in alto a sinistra.

La valutazione relativa alla longevità di “Inotia 3: Children of Carnia” è decisamente positiva: questo titolo è ricco di quest secondarie, mappe esplorabili molto estese e numerosi segreti. Sicuramente ci troviamo di fronte ad uno dei titoli più longevi presenti su AppStore e l’esperienza di gioco, vista la varietà delle skill a disposizione e la possibilità di personalizzare accuratamente il nostro personaggio, incentiva alla rigiocabilità anche una volta terminato.

Nel complesso ci troviamo di fronte ad un titolo sicuramente molto valido, che ha come principale difetto (anche se non si tratta di un difetto vero e proprio), l’eccessiva somiglianza con il suo predecessore. Poco male considerato che “Inotia: A Wanderer of Luone” era un titolo validissimo, ma ogni tanto una boccata di aria fresca farebbe bene. Concludendo se siete già in possesso di capolavori quali i vari Final Fantasy, Phantasy Star II, Secret of Mana (e altri buoni titoli presenti su AppStore come Eternal Legacy, Across Age e “Inotia: A Wanderer of Luone”) e la vostra sete di rpg non vi da tregua, acquistate questo “Inotia 3: Children of Carnia” serenamente, il costo non è basso ma il titolo è realizzato più che discretamente sotto ogni punto di vista e difficilmente vi pentirete dell’acquisto.

“Inotia 3: Children of Carnia” è totalmente in lingua inglese, se ne sconsiglia quindi l’acquisto a tutti coloro che non conoscono tale idioma a livelli quantomeno discreti.

VOTO: 4/5

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