Cow Trouble: mucche problematiche – la recensione di iPhoneItalia

Cow Trouble è un physic puzzle decisamente “furbetto”. Il genere, si sa, è modaiolo. E Cow Trouble usa dinamiche per certi versi simili ad Angry Birds. Usa anche una grafica molto carina e pixellosa (e la pixel art è anche questa di moda). Inoltre la “storia” è anche questa decisamente trendy, perchè parla di un gruppo di mucche fuggite sulle nuvole, e tutti sanno che non c’è NULLA di più trendy delle mucche.

Scherzi a parte, le mucche sull’app store stanno davvero diventando popolari. Lo si potrebbe liquidare come una superficiale moda, ma in realtà il discorso è più vario e più complesso: c’è dietro un complotto. Tutto è partito dagli alieni. Le mucche sono nemiche naturali degli alieni (questo è un fatto di pubblico dominio) ed eccole salire a loro volta alla ribalta. E’ un po’ come i ninja: prima sono diventati famosi gli zombies, e poi è toccato a loro, che sono le loro nemesi. E qui lo dico (ricordate le mie parole!): i prossimi saranno i Panda.

Bene, dopo aver dato sfogo a questa vena di follia, eccoci a parlare del gioco: Cow Trouble è un puzzle game grazioso, anche se i problemi non mancano, e non li hanno solo le mucche. Lo scopo del gioco è tirare giù dalle nuvole un gruppo di bovini. Se vi state comprensibilmente chiedendo come siano finite lassù dette mucche, non temete: è dettagliatamente spiegato nell’intro, che rivela una di quelle storie che possono venire nella testa di uno sviluppatore solo dopo un’assunzione massiccia di qualche sostanza non del tutto legale. Per non rovinare la suspence, diciamo che il protagonista è Farmer Diddle (il Contadino Diddle) e che per tirare giù le mucche dalle nuvole useremo palle di vario tipo, gentilmente messe a nostra disposizione da una serie di personaggi.

All’inizio di ogni livello avremo una panoramica generale (non è necessario alcun tipo di scroll) con la posizione delle mucche. Poi dovremo scegliere quali palle usare: abbiamo infatti a disposizione solo due tiri e per questa scelta è necessaria una certa dose di strategia. Ogni palla ha caratteristiche e proprietà diverse: ci sono palle pesanti, palle piccole e veloci, palle che rimbalzano etc. Bisogna quindi scegliere opportunamente che proiettili portare con se, in base al tipo di schema, alla posizione delle mucche ed alla loro tipologia. Per effettuare il lancio si procede in due fasi: prima si posiziona la palla a sinistra o a destra, in base a dove si vuole farla cadere; poi la si trascina verso il basso, per rilasciarla.

Le mucche da parte loro non vogliono saperne di scendere dalle nuvole. Alcune sono semplicemente accampate, e per tirarle giù basterà urtarle, in qualsiasi punto. Altre dispongono di simpatici ombrellini gialli che devieranno qualsiasi colpo venga dall’alto, rendendo necessarie complicate triangolazioni laterali per essere colpite. Altre ancora, addirittura, hanno un’armatura e per farle cadere ci vogliono almeno due colpi. Per fortuna, la grande Dea Vacca (Holy Cow!) viene in nostro aiuto, donando alle munizioni sferiche del nostro povero contadino poteri divini. Di che si tratta? Della capacità di rotolare lateralmente ad un nostro gesto. Questo permetterà di avere un po’ di autorità sulle palle, che prima rotolavano felici dove meglio credevano.

In ogni schema sono anche presenti altri bersagli: polli, uccelli, personaggi vari, e colpirli frutta dei punti bonus, utili se si mira all’ambita medaglia d’oro: questa si ottiene in base al punteggio, ma in pratica per averla è necessario fare cose davvero incredibili, tipo sgominare tutte le vacche e tutti i bonus in un unico colpo. E questo è decisamente difficile, perchè i proiettili di questo gioco se ne vanno allegramente dove vogliono loro e sono decisamente complicati da controllare in maniera precisa.

E arriviamo al vero problema di Cow Trouble: il motore fisico, decisamente impreciso. Parlare di strategia in questo gioco è in effetti abbastanza inappropriato, perchè in ogni tiro c’è una componente più o meno casuale. Ci sono livelli che sembrano eludere ogni logica, tengono bloccati per diverse partite, e che poi si finiscono in un lampo andando più o meno a casaccio. Si lancia una palle e PUFF!, magicamente, senza avere la più pallida idea del come e del perchè, si innescano una serie di reazioni a catena e si finisce il livello… magari con il massimo del punteggio! Le palle che rimbalzano lo fanno più o meno a loro discrezione, descrivendo nel cielo bizzarre traiettorie che ricordano i famosi palloni “ad effetto” di Holly e Benji: semplicemente, curvano a mezz’aria, senza ragione. Inoltre la dinamica con cui si posizionano e si lanciano le palle è di suo un po’ imprecisa, e spesso trascinandole verso il basso si finisce per dislocarle, rendendo il lancio ancora più approssimato.

Il gioco è comunque troppo breve per risultare frustrante: la “storia” procede in 20 livelli, che vanno affrontati in ordine, e si completano in una mezz’ora. Se si resta bloccati si ha comunque qualcosa da fare, ggrazie ad un interessante stratagemma: man mano che si procede nella storia, si sbloccano dei livelli bonus chiamati Star Level, che possono essere giocati quando si preferisce, senza alcun ordine particolare. Si tratta comunque di una trentina di livelli in più, alcuni ra l’altro davvero molto belli e ben disegnati, che vi terranno occupati al massimo un’altra oretta. Dopo di che, Cow Trouble non avrà più molto da offrire… certo, si potranno giocare nuovamente tutti i livelli, alla ricerca delle fantomatiche medaglie d’oro, che sono però più o meno impossibili da conquistare, a causa della tremenda imprecisione del gioco. Concludere i livelli è più che fattibile, anche andando bene o male a tentoni: ma concluderli in maniera davvero PRECISA è qualcosa di molto più complesso.

E’ un peccato che il gameplay sia un po’ deludente, perchè Cow Trouble può contare su una presentazione grafica davvero interessante e su un mood folle e pieno di senso dell’umorismo. Le avventure del bovaro Diddle sono presentata con uno stile che fa pensare a degli sprite 8bit in versione gigantesca. I personaggi sono tutti uno più pazzo dell’altro, gli interventi della Holy Cow sono una bella trovata (anche se alla lunga, ripetitiva) e questo è un gioco divertente, ma purtroppo diverte più per la sua presentazione curata che non per la sua giocabilità. Un vero peccato che un gioco con così tanta ironia non sia riuscito a prendersi un po’ più sul serio in termini di gameplay: se così fosse stato avremmo tra le mani un titolo decisamente più valido.

Allo stato attuale invece Cow Trouble è un gioco consigliabilissimo agli appassionati, che hanno già finito anche tutti i nuovi livelli di Angry Birds, ed agli amanti delle cose folli e divertenti. Ma quanti cercassero un buon physics puzzle farebbero meglio a cercare altrove, o ad aspettare futuri aggiornamenti.

Cow Trouble è disponibile su App Store a 1,59 €

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